Anzio, obbligava moglie e 4 figli a rimanere ore sul balcone di casa: «Dovete depurarvi dal demonio»

Anzio, obbligava moglie e 4 figli a rimanere ore sul balcone di casa: «Dovete depurarvi dal demonio»
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Martedì 2 Dicembre 2014, 05:32 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 15:51
Moglie e 4 figli costretti a uscire sul balcone di casa anche sotto la pioggia e obbligati a rimanervi per ore perché dovevano “depurarsi” dalle scorie del demonio.

È lunghissima la lista delle aggressione di cui è accusato T.E., marocchino, 39 anni, arrestato ieri ad Anzio, dopo l'ultima aggressione ai danni della sua famiglia. La moglie, appena tornata dal lavoro, è stata costretta dal marito a usare le poche migliaia di euro guadagnate per comprargli la droga, ma la donna si è rifiutata. L'uomo, preso dalla rabbia, ha afferrato una mazza da baseball che aveva in casa e ha tentato di aggredire la donna. Uno dei figli ha tentato di proteggere la mamma e nel tentativo di frapporsi tra i due è stato colpito con una violenta bastonata alla spalla.



Dopo l'episodio, sia il giovane che la donna sono stati cacciati di casa. La vittima ha quindi chiamato la Polizia. All'equipaggio della pattuglia del Commissariato di zona giunto sul posto la donna, ha raccontato una storia di botte e soprusi mai denunciati nonché il motivo dell'ennesima violenza. Entrati in casa per cercare di calmare il marocchino, i poliziotti sono stati aggrediti e insultati dal marocchino che li ha anche minacciati di morte. L'uomo è stato arrestato e dovrà rispondere dei reati di stalking, violenza aggravata e lesioni nei confronti del figlio minore e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.



Le vittime a seguito delle percosse ricevute sono dovute ricorrere alle cure dei sanitari, dopo le medicazioni sono state dimesse con alcuni giorni di prognosi. Stessa sorte per i due agenti intervenuti.

Nella denuncia formalizzata dalla moglie è emerso uno scenario di ripetute violenze. Agli investigatori, la vittima ha raccontato episodi di violenza che avevano costretto il suo primogenito, avuto da un precedente matrimonio e a cui l'uomo aveva rotto il setto nasale durante una lite, ad abbandonare la casa materna per andare a stare dai nonni. Sempre più spesso l'uomo si infuriava per futili motivi, una rabbia che sfociava in aggressioni e punizioni verso la moglie e i quattro figli.