Nelle scuole di Torrevecchia arrivano le vedette anti-rom.
Bidelli, studenti e custodi presidiano gli ingressi per evitare che all'interno dei tre istituti superiori che hanno sede accanto all'insediamento di via Lombroso riescano a fare breccia degli intrusi, come accaduto la settimana scorsa, quando due minorenni hanno fatto irruzione a bordo di un motorino rubato, prima di essere fermati dai carabinieri. Carabinieri che indagano anche sui rapporti tra i clan di Roma Nord (zona Primavalle e Montespaccato) e i ras dei campi nomadi. Perchè il sospetto è che dietro ai roghi tossici che infestano l'aria delle aule scolastiche ci sia la criminalità organizzata.
«Le tre scuole subiscono attacchi tutti i giorni.
Sassate, lanci di bottiglie contro gli studenti.
Studenti e genitori sono preoccupati. E chiedono un presidio fisso della polizia davanti all'entrata della scuola, che costeggia il campo rom. Proprio in questo tratto di strada avvengono le minacce e le aggressioni contro gli alunni, spesso minorenni. «Non voglio venire a scuola con il timore che possa succedermi qualcosa - dice Alessia, del Tacito - Tre miei compagni sono stati derubati, un altro ragazzo è stato minacciato con un coltellino». «Dovremmo andare a scuola senza avere queste paure», dice un'altra alunna del classico, Francesca.
LA MANIFESTAZIONE
Oggi intanto è in programma una manifestazione dell'estrema destra. Si temono tensioni, la zona sarà presidiata dalle forze dell'ordine. Il Municipio XIV ha già chiesto al Comune di arrivare al «superamento del campo» e ha pronto un progetto da 2 milioni per riqualificare i terreni occupati abusivamente, dove dovrebbe nascere un impianto sportivo. «Lo sgombero è fissato a dicembre», spiegano dall'amministrazione. Sull'argomento ha presentato un'interrogazione anche l'ex sindaco Gianni Alemanno.