Roma, «Ti do una martellata»: così il re degli ambulanti minacciava vigili e funzionari

Roma, «Ti do una martellata»: così il re degli ambulanti minacciava vigili e funzionari
di Marco Carta
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Giovedì 21 Giugno 2018, 07:57
Le accuse di corruzione ai vigili che effettuavano i controlli: «Siete dei papponi». E le minacce ai funzionari del Campidoglio: «Ti do una martellata». Diceva di essere perseguitato dai vigili urbani per la sua attività di ambulante. Invece a molestare e offendere era solo lui, Augusto Proietti, il re degli ambulanti romani, titolare occulto di numerose licenze itineranti, che lo scorso martedì è stato condannato a due anni per oltraggio, resistenza a pubblico ufficiale e atti persecutori. Dalle scenate negli uffici, a quelle in strada, con toni sempre minacciosi: «Conosco l'assessore vi faccio trasferire».

Tanti sono gli episodi fra il 2012 e il 2013, che vengono contestati al 64enne re degli ambulanti romani, che in più situazioni, come si legge nel capo d'imputazione «offendeva l'onore e il decoro dei vigili e degli impiegati del dipartimento delle attività produttive, accusandoli, con fax inviati al municipio, ed in occasione dei controlli effettuati su strada, di essere corrotti e di agire in modo persecutorio nei suoi confronti». Proietti, avrebbe accusato un funzionario di polizia locale, durante un sequestro a piazzale Flaminio, di essere «razzista e corrotto».

LE MOLESTIE
Il 24 febbraio del 2012, «per opporsi ai vigili in servizio presso il II municipio», ha preso in mano una bottiglia piena di benzina e l'ha brandita contro gli agenti impegnati nei controlli contro l'abusivismo commerciale: «che volete sequestra' sto banco? Ora do fuoco a tutto, come ho fatto ieri. Se vi avvicinate do fuoco anche a voi, cosi vi levate dalle scatole una volta per tutte». Lo stesso sarebbe accaduto il 22 maggio del 2012, quando durante l'ennesimo controllo Proietti, prende di mira 4 agenti, che lo volevano condurre verso il comando generale: «Non fa er malandrino. Ve faccio passa i guai. Io non vengo da nessuna parte. Chiamo i carabinieri. Datemi le matricole e vi denuncio. Ve la farò pagare». A subire il commerciante sarebbero stati nel corso del tempo anche i responsabili in Campidoglio del settore commercio. Quando, nel marzo del 2012, Proietti si presenta nell'ufficio di Marcello Menichini, ex capo dipartimento delle attività produttive del Comune, è una furia: «Ti aspetto sotto casa e ti do una martellata», dice l'ambulante, che aggiunge: «Ti do una mattonata in faccia». Nel corso degli anni Proietti, le cui modalità di acquisizione delle licenze itineranti sono finite sotto l'occhio della procura, più volte aveva denunciato i vigili, sostenendo di essere stato taglieggiato nel corso dei controlli e in 18 si erano ritrovati sotto indagine per concussione e abuso d'ufficio. Fra di loro c'era anche l'ex capo della municipale Carlo Buttarelli, la cui posizione, insieme quella di tutti gli altri, è stata archiviata dal gip Lorenzo Ferri. Proietti, oltre alla condanna a due anni, dovrà risarcire anche i 7 vigili che si sono costituiti parte civile insieme al Comune. Per loro una provvisionale immediatamente esecutiva di 3mila euro.
 
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