Ama, raffica di guasti: fermi 130 mezzi al giorno, strade invase dai rifiuti

Ama, raffica di guasti: fermi 130 mezzi al giorno, strade invase dai rifiuti
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Lunedì 31 Luglio 2017, 07:47
IL CASO
«Questa mattina sono uscito dal deposito con il camion per raccogliere i rifiuti e tutto sembrava a posto, poi, sarà perché fuori la temperatura è salita a 37 gradi, ci sono stati problemi alla circolazione dell'acqua. Con il caldo di questi giorni, è un disastro» racconta un autista di Ama. A rallentare la raccolta, con i rifiuti che in alcune zone restano sui marciapiedi, non c'è solo il funzionamento a singhiozzo degli impianti di trattamento. Ogni giorno in Ama vengono registrati 130 guasti ai mezzi, significa oltre 900 alla settimana. Su un parco mezzi di circa 2.000 unità si tratta di una epidemia catastrofica, che sta causando problemi in vari quartieri.
GARAGE
Non solo a Roma Nord, lungo l'asse della Cassia, ma ad esempio anche nella zona di Ostia e Acilia dove segnalano ritardi nella raccolta dell'indifferenziato. Racconta una lettrice, Paola L.: «Anche a Ostia i cassonetti sono stracolmi. E non c'è regolarità nella raccolta: giovedì, ad esempio, ho assistito allo svuotamento dei nostri cassonetti pieni all'inverosimile appunto perché diversi turni erano stati saltati: gli operatori dell'Ama hanno bloccato i due contenitori che sollevavano, in posizione orizzontale e con la pala hanno cercato di svuotarli». E qui si torna al problema dei mezzi che spesso si fermano: i compattatori restano nei garage, i turni vengono saltati, i cassonetti non vengono svuotati, la città è più sporca. Come mai c'è un aumento dei guasti? Sul tavolo ci sono tutte le ipotesi: dalle più fantasiose (un eccesso di zelo dei dipendenti scontenti nel segnalare problemi dei mezzi) a quelle più concrete (con il grande caldo di questi giorni i problemi aumentano a causa delle lacune delle manutenzione). Ricorda Natale Di Cola, di Cgil Funzione pubblica: «Ci sono ritardi nella manutenzione e anche nell'acquisto dei pezzi di ricambio, alcuni appalti sono saltati, e questo rende meno efficienti gli interventi sui mezzi». Domani si svolgerà un incontro tra il direttore generale dell'Ama, Stefano Bina, e i sindacati per fare il punto della situazione, ma ormai si guarda all'inizio del mese di agosto come una sorta di oasi nel deserto, perché solo quando un numero maggiore di romani partirà per le ferie diminuirà sensibilmente la produzione dei rifiuti e dunque in Ama potranno tornare a respirare. C'è anche un altro guaio: pure in azienda si stanno smaltendo le ferie, per cui c'è meno personale in servizio e anche gli straordinari non sono sufficienti a restare sopra il livello di guardia. I contraccolpi di questo luglio difficile sul fronte della pulizia della città si avvertono anche in centro storico, dove i cestini nelle zone più frequentate dai turisti, vicino ai monumenti e alle piazze storiche, sono stracolmi e non vengono svuotati con sufficiente frequenza.
POLEMICHE
Sulla gestione del ciclo dei rifiuti e sulla città che continua a essere sporca resta anche alta la polemica politica. L'altro giorno dal Pd, Roberto Giachetti, ha pronosticato: «Vedrete che tra un po' tornerà l'emergenza rifiuti». La sindaca Virginia Raggi, in un messaggio su Facebook giorni fa ha annunciato che il sistema di raccolta differenziata verrà ampliato in autunno, così come già fatto per le utenze non domestiche. Anche di questo si dovrà occupare il primo dei quattro nuovi dirigenti che Ama sta cercando, con il ruolo di direttore operativo. Ma Di Cola replica: «Con quale personale vuole potenziare la differenziata? Con quali mezzi?». Per la Raggi, che ripete questo concetto come un mantra ogni volta che parla di rifiuti, Roma entro il 2021 arriverà al 70 per cento di differenziata. Il problema è arrivarci al 2021.
Mauro Evangelisti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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