Ama dovrà pulire anche i parchi: aumentano le vie dove raccogliere i rifiuti

Ama dovrà pulire anche i parchi: aumentano le vie dove raccogliere i rifiuti
di Camilla Mozzetti
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Venerdì 19 Ottobre 2018, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 08:32

Dallo svuotamento e seguente recupero dei rifiuti dai cestini in 50 aree verdi di Roma alla pulizia di più di mille strade “chiuse” e cioè a vicolo cieco in prossimità dei condomini oltre ai chilometri già coperti. I tempi stringono e la scadenza del contratto di servizio tra Roma Capitale e Ama si fa sempre più vicina. La “dead-line” è fissata al 31 dicembre. Prima di allora, il Campidoglio dovrà approvare il nuovo contratto con l’azienda municipalizzata dei rifiuti di cui esiste già una prima bozza. 

Secondo il testo, a cui sta lavorando il dipartimento Ambiente, l’azienda dal prossimo gennaio avrà delle nuove mansioni che andranno ad aggiungersi alle prestazioni già erogate. A palazzo Senatorio l’amministrazione grillina persegue da tempo un obiettivo: accentrare in Ama il maggior numero di servizi di pulizia e tutela del decoro. E nonostante ci sia un problema di “numeri” – a partire dai dipendenti che mancano a quelli prossimi alla pensione – l’impresa (tale appare) si porta avanti lo stesso. 

Tra i nuovi compiti che saranno verosimilmente richiesti ad Ama c’è quello inerente il decoro di molti parchi e ville storiche della Capitale. Si tratta di 50 aree verdi con una dimensione che gli uffici definiscono «gestibile» poiché compresa tra i 20 e i 50 mila mq. Escluse dunque Villa Borghese o Villa Doria Pamphilj si potrebbero far passare dalla Multiservizi ad Ama la gestione e la pulizia di cestini e porta rifiuti di parchi come quello della Resistenza e ville come la Paganini. 

I CONDOMINI
Oltre a questo nel nuovo contratto l’azienda potrebbe essere chiamata a pulire poi le strade cosiddette “chiuse” di pertinenza dei condomini. Quelle vie cioè che non portano da nessuna parte una volta imboccate. In questo modo il paniere dei 3.378 chilometri già coperti da Ama andrebbe ad allargarsi contando all’incirca un migliaio di nuove strade. Discorso diverso, invece, per altri servizi importanti per la città che tuttavia resterebbero fuori dal nuovo contratto come già accaduto in passato. 

LA CARD
A partire dalle derattizzazioni e dalle disinfestazioni che Ama non copre ormai da anni, da quando è stata estinta la cosiddetta Ama-card a disposizione dei Municipi. Per questi servizi l’amministrazione capitolina ha bandito due avvisi ponte fino a fine anno provvedendo a bandire poi una gara Mepa da qualche milione di euro per il prossimo triennio. Analogamente, la municipalizzata dei rifiuti non dovrà occuparsi della pulizia delle strade dopo gli incidenti. Carcasse, pezzi di auto o macchie di sangue che vengono oggi rimossi e pulite dall’asfalto su chiamata (e dunque con costi aggiuntivi) viaggeranno su altri canali. C’è però un problema, soprattutto per le novità che dovrebbero essere introdotte. 

Chi le compirà con un organico di fatto deficitario di dipendenti (quelli attivi oggi sono 7.811) molti dei quali prossimi alla pensione e con un blocco del turn-over? A palazzo Senatorio tendono a rassicurare: il problema del blocco al turn-over si risolverà con l’approvazione del Bilancio, il cui ritardo – come ha spiegato l’assessora all’Ambiente, Pinuccia Montanari, nell’ultima commissione Trasparenza convocata sull’emergenza rifiuti – deriva dal fatto che l’amministrazione sta compiendo delle verifiche «accurate per spese fatte negli anni in modo poco chiaro». In Campidoglio garantiscono che una volta approvato il testo, si potrà far ricorso a 200 nuove assunzioni che tuttavia pare vadano a colmare solo i pensionamenti, lasciando, dunque, l’azienda a digiuno di nuove assunzioni. La partita è ancora tutta da giocare.
 

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