Il rogo dell'altra notte, doloso, è il secondo nel giro di pochi giorni. Già tra il 6 e il 7 settembre i residenti di via Ferruccio vennero svegliati dalle sirene dei vigili del fuoco. L'indomani, l'8 settembre, Alice Tamburello, responsabile del Dipartimento di Prevenzione della Asl 1 aveva scitto all'Ama e all'assessorato all'Abiente del Comune di Roma segnalando gli «inconvenienti igienico-sanitari per la presenza di cassoni della spazzatura in piazza Dante-via Ferruccio» e «sollecitando provvedimenti urgenti per la risoluzione del problema». Ma la spazzatura è rimasta e ieri il nuovo incendio. "I cittadini di via Ferruccio - si legge nell'esposto inviato anche al Gabinetto del sindaco, al I Municipio e alla Polizia locale - soffrono della presenza di ingenti quantitativi di rifiuti abbandonati fuori dai cassonetti, con evidente degrado e rischio di un vero e proprio danno ambientale e per la salute. Pericolosi incendi di rifiuti abbandonati attorno ai cassonetti si sono ripetuti più volte negli ultimi mesi, con evidenti rischi gravissimi per la sicurezza degli abitanti della zona (diossina, propagazione ad autoveicoli e palazzi circostanti, etc.). Le problematiche che portano alla congestione dei cassonetti sono numerose". Gli abitanti dell'Esquilino le individuano nelle seguenti: "Numerosi esercizi commerciali della zona (via Foscolo/via Buonarroti) utilizzano i cassonetti di via Ferruccio nonostante questi siano destinati esclusivamente ad uso residenziale; il cantiere di piazza Dante scarica il materiale della cucina nei cassonetti di via Ferruccio; i residenti di piazza Dante utilizzano i cassonetti di via Ferruccio, essendo stati rimossi i cassonetti di via Tasso e piazza Dante; la frequenza e le modalità della raccolta rifiuti non risultano adeguate alle necessità oggettive". E chiedono: "Che venga risolta la situazione di emergenza, come da obbligo di servizio pubblico; che vengano aggiunti almeno 4 cassonetti (indifferenziata, organico, carta e vetro) in via Foscolo e piazza Dante; che venga immediatamente adeguata la frequenza della raccolta dei rifiuti".
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