Ama, l'ordine del dg: «Bonus anti-assenteisti»

Ama, l'ordine del dg: «Bonus anti-assenteisti»
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Sabato 30 Giugno 2018, 07:56
Non restate chiusi negli uffici, uscite a controllare la raccolta dei rifiuti e i problemi sulle strade. L'ordine di servizio, inedito, è stato firmato dal direttore esecutivo dell'Ama, Massimo Bagatti, e inviato a tutti i capizona, vale a dire i responsabili delle varie postazioni dell'azienda: «Dovete verificare che gli operativi non restino troppo a lungo nelle sedi». In parallelo, nel tentativo di aumentare la produttività alla luce delle difficoltà di quest'anno, ieri Ama e sindacati hanno firmato una intesa contro l'assenteismo: distribuirà premi economici a chi sarà più presente al lavoro. Ad esempio, il premio massimo andrà a chi avrà una percentuale di assenze che non superi il 4,7 per cento. C'è anche l'altra faccia della medaglia: sanzioni per chi fa troppe assenze.

IL RICHIAMO
Perché Bagatti (di fatto il numero due dell'azienda visto che l'Ama da sette mesi non ha un direttore generale) ha scritto questa lettera ai capizona? Con gli impianti di trattamento pieni, le difficoltà della raccolta, il fenomeno dei pendolari dei rifiuti (chi non fa la differenziata e va a gettare la spazzatura in altri quartieri), serve più controllo del territorio per limitare i danni. Ecco allora Bagatti che con un ordine di servizio del 19 giugno richiama i capi zona alle loro responsabilità: «Su tutti i turni di lavoro i Tot (significa i tecnici operativi sul territorio, una sorta di capi squadra) hanno il compito di esercitare le attività sul territorio controllando e coordinando la prestazione lavorativa degli operatori di servizio. A tal fine i tempi di permanenza all'interno della sede di zona per l'espletamento delle attività complementari devono essere limitate, poiché è prioritaria l'attività di presidio territoriale e di vigilanza, gestione e coordinamento delle attività operative esterne. I capizona sono incaricati a supervisionare e garantire che le attività sopra descritte siano effettuate in modo corretto. I capizona sono obbligati a controllare e coordinare le attività dei Tot monitorando il territorio di rispettiva competenza». In sintesi: i tecnici - di fatto gli operai - devono restare per strada a verificare il servizio di raccolta dei rifiuti, i capi zona devono uscire dalla sede per essere certi che questo sia fatto. Il gruppo Lila (lavoratori di Ama) su Facebook ha però chiesto che i capi squadra non controllino solo la raccolta, ma sanzionino anche i cittadini che buttano i rifiuti dove non dovrebbero.

In parallelo a questa linea dura, ieri però è stato raggiunto l'accordo sui bonus, come annunciato dalla Cgil Fp, che sottolinea come in totale quest'anno l'investimento sulla «valorizzazione del personale» sia arrivato a 6 milioni di euro. Come si decide chi meriterà un premio economico tra i 7mila e passa dipendenti? In linea di massima contano due fattori per gli operai: l'operatività al 50 per cento (ma è un concetto più sfuggente e difficile da misurare) e le presenze (al 40, il restante 10 è collegato alla disciplina). Ama ha un tasso di assenteismo alto (attorno al 15 per cento), per ridurre questa percentuale ci sarà un bonus massimo a chi limiterà le assenze sotto il 4,7 per cento (150 euro lorde al mese), meno significativo per chi sta sotto il 9. Chi invece va oltre a questa percentuale parte sì da un bonus mensile di 48 euro lorde, ma con una decurtazione di 1 euro per ogni giorno di assenza, che diventano 2 nel caso le sue assenze siano superiori al 20 per cento. Per gli impiegati i criteri cambiano. Una curiosità: nel 2016 i «top performer», vale a dire gli operai sempre presenti e con ottimi risultati operativi sono stati 217, maglia nera (assenze sopra il 20 per cento) per 857. Tra gli impiegati i top performer sono stati 149, quelli con assenze sopra il 20 per cento 62.
 
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