Alemanno indagato per abuso d'ufficio: impose agli Ncc il pagamento della ztl

Alemanno indagato per abuso d'ufficio: impose agli Ncc il pagamento della ztl
di Valentina Errante
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Sabato 4 Ottobre 2014, 06:06 - Ultimo aggiornamento: 08:36
Ai tassisti romani, l'ex sindaco Gianni Alemanno, l'aveva promesso nel 2009, durante un incontro di beneficenza al Circo Medrano: avrebbe risolto il problema degli Ncc, titolari di autorizzazioni rilasciate da altri comuni.

Ma adesso avere mantenuto la parola gli costa l'accusa di abuso d'ufficio. All'esame della procura di Roma è finita la delibera dell'ottobre 2012 con la quale la giunta stabiliva che gli Ncc, con i permessi rilasciati da altre amministrazioni, dovessero pagare l'ingresso nella Ztl, al contrario di quanto veniva previsto per chi fosse in possesso di una licenza concessa dal Campidoglio. Un provvedimento poi annullato dal Tar che, però, secondo il pm Erminio Amelio, era discriminatorio e procurava un ingiusto vantaggio ai tassisti, ”grandi elettori” dell'ex sindaco.



LA DELIBERA

A denunciare l'iniquità del provvedimento è stato il titolare di una licenza Ncc che nell'esposto ricordava anche l'incontro di Alemanno con i tassisti avvenuto il 9 gennaio del 2009. «Questa storia dei noleggiatori che vengono da fuori Roma - diceva l'allora sindaco, acclamato dalla platea del circo Medrano - deve finire, abbiamo fatto una delibera, questa delibera è stata impugnata, la rifaremo in maniera giusta, faremo una legge nazionale che risolverà definitivamente questo problema». Il provvedimento era arrivato poco più di due anni e mezzo dopo, a ottobre 2012: prevedeva che la circolazione nella Ztl per i titolari di autorizzazioni di noleggio con conducente, rilasciate da altri comuni, avvenisse attraverso preventiva comunicazione e pagamento. Cifre che vanno dai 750 euro annui ai 3mila annui. Il Tar poi aveva annullato la delibera della giunta.



LA REPLICA

«E' un'informazione di garanzia di cui vado orgoglioso - commenta Alemanno adesso - era una delibera per la difesa degli Ncc e dei tassisti romani dall'invasione di Ncc da tutt'Italia. Ma era anche una difesa delle casse del Comune di Roma, che deve rifare le strade, e per quelle licenze, rilasciate dai comuni di Bagnara Calabra o Busco, non ha incassato un soldo. Noi abbiamo applicato una legge dello Stato della quale è sempre stata rinviata l'applicazione, il Tar mi ha impedito di andare avanti, ma io quella delibera la rifarei».