«Oggi come ieri la nostra città è lasciata abbandonata a se stessa in nome della retorica del buonismo, secondo cui nomadi e clandestini non possono essere cacciati dai luoghi di degrado che occupano abusivamente - aggiunge l'ex sindaco - Io rivendico tutto lo sforzo fatto negli anni della nostra amministrazione in Campidoglio per sgombrare accampamenti abusivi ed edifici occupati, sforzi che sono stati vanificati dal lassismo delle Amministrazioni successive. Ci impegnammo in quel senso proprio nel ricordo del sacrificio della Signora Reggiani e nella speranza che situazioni come quella non potessero più ripetersi. Oggi dopo l'omicidio di Desiree chiediamo con ancora più forza alle autorità di non permettere l'esistenza di aree sottratte al controllo della legalità e la permanenza in Italia di chi non lavora legalmente, perchè queste situazioni sono un pericolo per tutta la nostra Città. Da Giovanna Reggiani a Desiree si chiude un cerchio che non deve più ripetersi».
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