Roma, il report segreto sugli alberi: «Su lungotevere nove su 10 da abbattere»

Roma, il report segreto sugli alberi: «Su lungotevere nove su 10 da abbattere»
di Michele Galvani
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Domenica 25 Marzo 2018, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 14:50

La strage degli alberi non conosce limiti. Ma soprattutto non ha confini. Dopo gli ultimi crolli (viale Parioli giovedì ma senza feriti, Guidonia venerdì, con due feriti di cui uno grave), sale l'allarme. Tra i cittadini in particolare, che sfidano la sorte in auto, sullo scooter o a piedi. Ma anche in Campidoglio non dormono certo sonni tranquilli. Tanto che i tecnici incaricati stanno girando in lungo e largo la città per aggiornare la mappa del pericolo. Una corsa contro il tempo, che sbatte contro la fretta e, come troppo spesso accade, contro l'esiguità dei fondi a disposizione nelle casse comunali.

LA TEMPISTICA
«Il 90% degli alberi su lungotevere è in emergenza», si fanno scappare alcuni agronomi dopo aver compiuto moltissimi «giri speditivi» per controllare lo stato di salute delle alberature su strada. Si parla di platani, ma anche di pini. Tante le vie, le arterie e le zone dove è più alta la probabilità di crolli: nei quartieri centrali, massima attenzione a terme di Caracalla, il Gianicolo, via delle Milizie, viale Mazzini, lungotevere in Sassia. Allargando il raggio, si va dalla via Nomentana (assenza di radici), via Appia (nessun albero risulta sano, molti infatti sono caduti o sono già stati tagliati), viale Tirreno, viale Adriatico, la via Colombo da Roma al mare, via Salaria (piena di platani). Ogni giorno, come i fatti di cronaca testimoniano vengono giù alberi come birilli.

IL LABIRINTO
Il Campidoglio continua ad essere tartassato dalle cause per danni a persone o cose (macchine in particolare) e sul tavolo riceve le segnalazioni dei tecnici con gli interventi consigliati (potatura, rimonda, abbattimento etc): «Intervento urgente per eliminare un pericolo imminente», «intervento da eseguirsi il primo possibile max 1 anno», «intervento ordinario da eseguirsi entro 3 anni», «intervento per eliminare piccoli difetti». Moduli pieni di crocette da mettere (tipo di esemplare, asfalto, aiuola, fusto, chioma, anomalie riscontrate). Un labirinto dal quale è complicatissimo uscire. Un esempio: su lungotevere della Vittoria è pieno di platani. Ognuno di essi ha una piccola scheda inchiodata. Alcuni però ne hanno due. Altri addirittura tre. Cosa significano? Più aggiornamenti? Aggiornamenti sbagliati?

GARBATELLA
Poco tempo fa ci fu il caso di via di Villa Lucina, con il taglio di 40 alberi di acacia. L'assessora all'Ambiente, Pinuccia Montanari aveva spiegato: «Gli alberi sono stati monitorati dal Servizio Giardini che ha deciso l'abbattimento a causa del loro grave stato di salute. La documentazione fotografica trasmessa dai tecnici presenti sul posto ha evidenziato, oltre alle cattive condizioni dei tronchi, la presenza di larve di parassiti del legno. L'intervento si è reso necessario per mettere in sicurezza la strada». Parole giustissime. Il problema è che molti residenti chiedono nuove piantumazioni. «Non si può rinunciare al verde così, pretendiamo nuove alberature», la spiegazione dei comitati di quartiere.
 

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