Roma, radici killer: 400 alberi da abbattere. Da Ostiense all'Appia, ecco la mappa del rischio

Roma, radici killer: 400 alberi da abbattere. Da Ostiense all'Appia, ecco la mappa del rischio
di Simone Canettieri e Fabio Rossi
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Martedì 8 Maggio 2018, 08:47 - Ultimo aggiornamento: 09:05

Una campagna per la sicurezza in tutta la città, dal lungotevere alla Nomentana, per evitare che gli alberi malati o pericolanti possano fare altre vittime. In Campidoglio l'idea è ritornata prepotente, domenica, il giorno del lutto e del dolore. «La manutenzione dei pini sulla Cristoforo Colombo e sulla via del Mare è praticamente impossibile». Dunque, è il ragionamento che da tempo rimbalza tra gli alti dirigenti del Comune e lo staff della sindaca Raggi, potrebbe essere arrivato il momento di eliminare il problema alla radice. E cioè di tagliare gli alberi malati o almeno una gran parte di questi: quelli più pericolosi per la pubblica incolumità. La decisione non è semplice, e il M5S, «che ha l'ambiente come prima stella» per dirla con Beppe Grillo, sa benissimo che per occorrerà far partire un processo partecipato in città.

I PERICOLI
In attesa di lavori urgenti per la manutenzione degli alberi ci sono diverse arterie importanti della Capitale: come l'Aurelia o la Laurentina, strade che avrebbero dovuto essere completamente rifatte per il Giubileo del 2016. Ma il problema negli ultimi mesi si è esteso in tutti i quadranti della città, coinvolgendo anche via Appia Nuova, via Ardeatina, via Galvani e via Rubattino (Testaccio). E ci sono interi quartieri afflitti dal fenomeno dell'asfalto rovinato dalle radici, come l'Infernetto o l'Eur. In viale dei Romanisti, a Cinecittà Est, sono state tracciate strisce per delimitare l'area con le radici emerse dall'asfalto.

IL CONFRONTO
Sul tema si è aperto un grande dibattito interno ai grillini, che vogliono spiegare ai cittadini l'importanza di salvaguardare l'integrità delle piante, ma soprattutto la sicurezza delle persone. Di questo piano sono a conoscenza l'assessore all'ambiente Pinuccia Montanari e ovviamente Virginia Raggi. Si tratta di far partire «una discussione seria in città», procedendo con il taglio (e la successiva sostituzione) degli alberi ormai non recuperabili. Anche perché, in passato, molte piante si sono ammalate a causa di lavori stradali mal svolti, che hanno tagliato o danneggiato le radici.

LA CAMPAGNA
L'operazione, in realtà, è già ben avviata. Fino a oggi il Campidoglio ha censito 77.445 alberi, di cui 45.106 già schedati dagli agronomi incaricati dall'amministrazione comunale. Tra questi 1.715 sono stati sottoposti a un intervento di potatura drastica, per tentare di salvarli, e 630 sono stati abbattuti. Nel frattempo sono stati eseguiti 1.052 interventi in emergenza, per evitare rischi di caduta di rami o tronchi. Il problema riguarda soprattutto i pini che, piantati in gran parte durante il ventennio fascista, stanno arrivando verso la fine del proprio ciclo naturale. Possibile, secondo le prime stime, che siano altri 400 gli arbusti da tagliare.

LA SOSTITUZIONE
Questi vanno abbattuti, spiegano da Palazzo Senatorio, ma saranno sostituiti da nuovi pini, ovviamente più piccoli nella fase iniziale della loro vita - intorno ai tre metri di altezza, contro i 10-12 di quelli che attualmente si trovano ai bordi delle strade romane. Per i nuovi alberi è stata bandita un'apposita gara, da 250 mila euro, che dovrebbe servire a non intaccare il patrimonio arboreo complessivo della Città eterna. Il lavoro non è da poco: basti pensare a quanti alberi, non ben manutenuti, hanno danneggiato l'asfalto delle strade. Oppure a situazioni come quella di via Ostiense, che hanno portato alla tragedia di domenica. L'ultimo rifacimento completo della strada, con conseguente copertura delle radici, risale al 2007. Allora la ditta aveva garantito la sorveglianza sull'asfalto per sei anni. Ma dal 2013, quindi, si era in attesa di nuovi interventi.
 

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