Da quel momento in poi, ha sottolineato Raggi, «sono state messe in campo risposte importanti: Acea ha messo mano alle infrastrutture recuperando perdite e facendo tornare il lago di Bracciano a bacino di emergenza. Noi stiamo lavorando per implementare la portata dell'acquedotto». L'ad di Acea Stefano Donnarumma ha sottolineato che «non sarà un raddoppio di portata d'acqua, ma l'affiancamento di una nuova conduttura a quella esistente che permetterà anche di effettuare efficaci lavori di manutenzione sull'attuale conduttura. I costi di realizzazione sono stimati in circa 300-400 milioni. Lo Stato darà un contributo importante». Per la presidente Michaela Castelli il Peschiera è «un'opera che sintetizza la vocazione della città. Sono orgogliosa perché l'eccellenza che abbiamo in casa viene messa a servizio del territorio e dei cittadini». Premessa dell'annuncio, di cui a Roma si parla da una ventina d'anni, è lo sblocco di un'altra partita, molto attesa da Acea. «Questa settimana pubblicheremo sul bollettino regionale il rinnovo della concessione a Roma Capitale per tutto quello che riguarda le acque e dunque anche del Peschiera», ha fatto sapere il capo di gabinetto del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, Albino Ruberti.
«La concessione era scaduta da vari anni - ha spiegato Donnarumma -, si andava in prorogatio, ora finalmente è stata ridefinita».
Soddisfatta anche Raggi che ha commentato: «Finalmente dopo tanto tempo è stata prolungata la concessione ad Acea fino 2031. I romani continueranno ad avere l'acqua». Il sistema acquedottistico Peschiera-Capore è un'infrastruttura da circa 130 chilometri di condotte, una delle più grandi opere idrauliche d'Europa e del mondo, e convoglia le acque delle due omonime sorgenti situate in provincia di Rieti. Per festeggiare i suoi 80 anni la multiutility ha messo in campo diverse iniziative, tra cui una mostra e una pubblicazione.
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