I FALSI POVERI
Nel dossier in mano all'amministrazione capitolina, su cui è al lavoro l'assessore al patrimonio Rosalba Castiglione, c'è davvero di tutto: da chi ha la casa popolare e altri 18 immobili di proprietà, a chi risulta residente altrove, anche fuori Roma, a chi a fine anno denuncia redditi tra i 70 mila e i 90 mila euro. Tra coloro che occupano il patrimonio pubblico ci sono anche 1.600 persone, sempre secondo il report interno di Palazzo Senatorio, subentrate negli alloggi popolari i cui legittimi assegnatari sono deceduti: una sorta di eredità implicita non prevista, ovviamente, da alcuna norma. In tutti questi casi l'intenzione di Palazzo Senatorio è di procedere con gli sfratti, ripristinando la legalità. Scorrendo le graduatorie in possesso del Campidoglio, si scopre peraltro sono oltre 10.500 i nuclei in attesa di una casa popolare. E altre 1.400 famiglie vivono nei residence, strutture di assistenza temporanea in via di chiusura.
IL MONITORAGGIO
Altrettanto complicata anche la situazione degli alloggi popolari di proprietà dell'Ater di Roma. L'ente regionale (ex Iacp) nella Città eterna possiede quasi 48 mila case. Ebbene, secondo l'ultimo monitoraggio effettuato, gli appartamenti occupati abusivamente - a causa del reddito troppo alto o da persone che si aggiungono al nucleo familiare originario - sono quasi seimila. Anche in questo caso ci si attende un'attività di recupero a vasto raggio, da parte di un ente che negli ultimi anni ha dovuto fronteggiare anche seri problemi finanziari.
GLI EDIFICI
Discorso ancora diverso per i palazzi occupati da movimenti antagonisti e migranti: a Roma la mappa dell'illegalità è particolarmente ramificata. Basti pensare alla lista di 110 palazzi occupati da sgomberare, redatta dall'ex commissario straordinario Francesco Paolo Tronca, che aveva delineato anche una quindicina di priorità assolute. Di queste ultime, però, fino a oggi si è provveduto a sgomberare soltanto quello di via Curtatone, la scorsa estate, anche se la sindaca Virginia Raggi ha più volte preso una posizione netta contro gli occupanti abusivi, all'insegna della «tolleranza zero».
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