La Regina delle strade, la via Appia, candidata alla lista del Patrimonio mondiale Unesco. Una candidatura che si immagina non rifiutabile. L'appuntamento è per martedì 10 gennaio alle 11.30, a Roma, alle Terme di Diocleziano in via Enrico De Nicola, 78, dove si svolgerà la cerimonia della firma del Protocollo di intesa per lanciare la candidatura. Il progetto, promosso dal ministero della Cultura attraverso gli uffici centrali e periferici, coinvolge 4 Regioni: Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, 12 tra Province e Città metropolitane, 73 Comuni, 15 Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 università italiane e straniere. La strada consolare, circa 900 chilometri di tracciato da Roma a Brindisi inclusa la variante traianea, rappresenta non solo il prototipo del sistema viario romano, ma è anche simbolo millenario delle relazioni tra le civiltà del Mediterraneo e quelle dell'Oriente e dell'Africa.
Per sostenere la candidatura dell' Appia il ministero della Cultura sta investendo nel restauro e nella valorizzazione di evidenze archeologiche e architettoniche situate lungo il percorso, con l'obiettivo di coniugare le ragioni della conservazione e valorizzazione di questo importante patrimonio con lo sviluppo sostenibile dei territori coinvolti, per rafforzare l'offerta culturale, fondamentale per la crescita sociale ed economica soprattutto delle aree interne.
Alla cerimonia interverranno il sottosegretario di Stato al MiC, Giancarlo Mazzi; il presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, monsignor Pasquale Iacobone; il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; il presidente della Ragione Basilicata, Vito Bardi; il presidente vicario della Regione Lazio, Daniele Leodori; l'assessore al Turismo della Giunta Regionale Campania, Felice Casucci; l'assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.