Roma, truffa dei falsi incidenti: scoperto raggiro da 2 milioni di euro alle assicurazioni. Coinvolti anche medici

Arrestate quattro persone: con referti fraudolenti simulavano sinistri e feriti

Roma, truffa dei falsi incidenti: scoperto raggiro da 2 milioni di euro alle assicurazioni. Coinvolti anche medici
di Camilla Mozzetti
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Venerdì 20 Gennaio 2023, 06:29 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 08:37

«Tu sei caduto a sinistra, quindi un po' de graffi a sinistra ci devono stare su quella moto, guarda bene». «Ma roba di poco comunque, non devo sfondare niente?». «Un po' di graffietti così...». «Va bene!». Parlava così a maggio del 2020 Vincenzo Carrese con uno degli attori che si era prestato all'ultima truffa di falsi incidenti stradali per ottenere fior fiore di rimborsi dalle assicurazioni. Il sistema era stato collaudato e ben oliato perché tutto, alla fine funzionava alla precisione, grazie anche alla fitta rete di medici - ortopedici e radiologici prestati ai pronto soccorso - che firmavano referti falsi.

Carrese, considerato l'ideatore e il promotore del sistema è finito ai domiciliari insieme ad altre tre persone mentre quattro medici - per i quali sono stati accertate prognosi finte e diagnosi false - sono stati sospesi dal servizio (sia pubblico che privato). È questo l'esito dell'operazione chiamata California compiuta dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Roma Centro su delega della procura dopo che proprio un'assicurazione aveva avanzato dei sospetti su alcune pratiche.

I militari così hanno messo su un'ampia attività - composta di intercettazioni, appostamenti e pedinamenti - che ha portato ad accertare un danno economico per diverse compagnie assicurative quantificabile - per difetto - in oltre 2 milioni di euro. Una sessantina i sinistri falsi di cui 20 ritenuti più significativi per tipo e quantità di prove raccolte. E poi la compiacenza e la connivenza dei camici bianchi che in alcuni casi neanche visitavano i pazienti o li facevano uscire dai pronto soccorso, notoriamente congestionati soprattutto nel periodo della pandemia, dopo neanche un'ora di attesa.

GLI ORTOPEDICI COINVOLTI
Tra i provvedimenti adottati dal giudice Francesca Ciranna anche la sospensione dai 6 ai 12 mesi per quattro medici in servizio nei pronto soccorso degli ospedali Pertini, Santo Spirito, San Filippo Neri e nel presidio sanitario di Fregene che hanno rilasciato false certificazioni. Non è stato possibile tuttavia accertare il pagamento delle false prestazioni ma di certo la loro condotta, contraria in primis al giuramento di Ippocrate, reiterata nel tempo li ha costretti a togliere il camice. A sintesi del sistema, che per gli attori dei sinistri prevedeva sì una ricompensa variabile dai 300 ai 500 euro per singolo incidente, un episodio mai avvenuto ma orchestrato con dovizia il 13 settembre 2019 in via Livorno. Piccolo inciso: i teatri degli incidenti avvenivano quasi sempre in strade non trafficatissime ma neanche isolate, c'erano scooter e macchine vere portate sul posto e questo per evitare che, a fronte di eventuali perizie, possibili scatole nere raccontassero la verità: che la macchina non era ad esempio in quel posto quel giorno e a quell'ora. Quindi non era solo una questione di Cid, ci si recava poi in ospedale, mai con l'ambulanza e senza mai allertare i vigili urbani.

Un altro aspetto che ha portato i carabinieri della Compagnia Roma Centro a chiudere il cerchio in tempi brevi è stato proprio questo: la consequenzialità di accessi e di contestazioni avanzate anche dai soliti soggetti per referti emessi non dal pronto soccorso più vicino al luogo del sinistro. Tornando all'incidente di via Livorno: era stato organizzato dal Carrese con la collaborazione di Alessandro e Federico Nardi (finiti con lui ai domiciliari) in base ai turni dell'ortopedico del Pertini. La dinamica dell'incidente è sempre la stessa, il veicolo che tampona facendo cadere uno scooter e il suo guidatore. In questo caso il medico incontrando Carrese ben prima dell'accesso al pronto soccorso dei finti feriti, (10.43) consegnerà all'uomo una busta dentro cui è lecito supporre ci siano dei referti falsi. I due attori vittime dell'incidente si recheranno al Pertini alle 12 per uscirne poi dopo circa un'ora e mezza con prognosi di sette giorni ciascuno.
 

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