Si è arrampicata sul tetto della palazzina, gridando con il bicchiere di birra ancora in mano e in equilibrio lungo il cornicione: «Feliz navidad». Così i vigilanti del locale si sono accorti della giovane e spericolata studentessa spagnola che alticcia per i fumi dell’alcol si è ritrovata su un cornicione a dieci metri d’altezza. I primi a intervenire - venerdì dopo le due di notte - sono stati i buttafuori del locale di via Monte Testaccio dove la studentessa, insieme ai compagni Erasmus, aveva trascorso la serata tra birre e super alcolici. Per farla scendere in sicurezza è stato necessario l’intervento dei pompieri, degli agenti della polizia e di un’ambulanza.
IL SALVATAGGIO
Nel tentativo di raggiungere la studentessa sul tetto, i buttafuori hanno citofonato ai residenti della palazzina adiacente a quella del locale: «Ci hanno svegliato nel cuore della notte, eravamo terrorizzati. Le parlavano dai nostri balconi ma lei non si muoveva dal tetto» hanno raccontato spaventati.
Roma, braccialetti e marijuana: a Trastevere pusher travestiti da venditori ambulanti
La trattativa è andata avanti per alcuni minuti fino a quando i vigilanti, preoccupati che la ragazza alticcia potesse precipitare, hanno chiamato i pompieri e la polizia.
Lo scorso ottobre, il comitato di quartiere ha addirittura inoltrato una lettera all’ambasciata spagnola: all’indomani dell’ennesima festa Erasmus degenerata tra il piazzale di via Monte Testaccio e le strade limitrofe scambiate per orinatoi a cielo aperto. Affacciandosi alle finestre, i residenti esasperati avevano sorpreso giovani studentesse accovacciate tra le auto ignorando ogni norma di civiltà e buona educazione. «Pregiatissimo ambasciatore - avevano scritto - le assicuriamo che nutriamo profondo rispetto per il suo popolo, tuttavia le orde di ragazzi sono fuori controllo. Urlano, litigano e sono capaci di atteggiamenti che per un popolo civile come il vostro può risultare sconveniente». Dopo le numerose segnalazioni e l’aumento dei controlli, la situazione nella via dei locali sembrava essere tornata alla normalità. Fino all’altra sera quando il quartiere è rimasto per minuti interminabili con il fiato sospeso.