Via gli smartphone in classe durante le lezioni: lo stabilisce o meglio lo “consiglia” una nuova circolare del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. I cellulari potranno essere usati solo “con il consenso del docente, per finalità inclusive, didattiche e formative”. Nella circolare pare non siano state introdotte sanzioni disciplinari per gli studenti che non seguiranno le regole, i quali verranno richiamati solo “al senso di responsabilità”. «Li farò usare limitatamente a quelle attività didattiche che non solo lo richiedono, anche in un'ottica inclusiva (ad esempio per applicazioni di supporto a chi si trova in condizioni di svantaggio) - dice il professore Carlo Scognamiglio del liceo scientifico statale Camillo Cavour di via delle Carine 1, nel Rione Monti - ma che possono favorire proprio una maggiore consapevolezza e controllo nell'uso di tali strumenti, sempre sotto il mio controllo, e con finalità formative, come del resto è previsto nel quadro del Piano Nazionale Scuola Digitale».
La circolare ministeriale si muove a detta del professore su un punto di equilibrio: «Per un verso evoca una oggettiva contraddizione tra la dimensione dell'apprendimento scolastico, che esige concentrazione e partecipazione attiva, e l'uso degli smartphone, definiti come strumenti di distrazione e in qualche modo di isolamento - continua il professore - Al tempo stesso, ne autorizza l'uso a fini didattici, il che è del tutto corretto, proprio in virtù della costruzione di una cittadinanza digitale, volta a prevenire molti rischi connessi all'uso improprio dei dispositivi».