Roma, ambientalisti imbrattano con la vernice la facciata del Senato: tre arresti. Meloni: «Gesto incompatibile con civile protesta»

La polizia e i carabinieri hanno bloccato cinque attivisti

Blitz degli ambientalisti al Senato: imbrattati con la vernice il portone e le finestre di Palazzo Madama
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Lunedì 2 Gennaio 2023, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 08:52

Blitz questa mattina intorno alle 8 di un gruppo di ambientalisti di Ultima Generazione davanti alla sede del Senato, in pieno centro di Roma. Gli attivisti hanno lanciato della vernice arancione sulla facciata di Palazzo Madama, imbrattando anche alcune finestre oltre che un portone. La polizia di stato e i carabinieri hanno bloccato cinque attivisti: tre sono stati arrestati, due denunciati. Per loro l'accusa è di danneggiamento aggravato. Per gli arrestati dovrà essere svolta l'udienza per direttissima davanti al giudice del tribunale di Roma. Le indagini sono state svolte dal Nucleo Informativo dell'Arma e dalla Digos.

Il blitz e l'episodio di Termini hanno preoccupato il ministro Piantedosi che ha deciso di intensificare l'attività di prevenzione e di controllo del territorio.

A tal proposito, fin da subito è stato disposto un rafforzamento del dispositivo di sicurezza nell'area del Parlamento anche con agenti in borghese. A breve saranno intensificati i controlli nelle stazioni delle grandi città. È quanto si apprende da fonti del Viminale.

Meloni: «Gesto incompatibile con qualsiasi civile protesta»

«Sono vicina al Presidente del Senato e a tutti i senatori e condanno il gesto oltraggioso, incompatibile con qualsiasi civile protesta». Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

La Russa: «Un'offesa alle istituzioni»

«Nessun alibi, nessuna giustificazione per un atto che offende tutte le istituzioni e che solo grazie al sangue freddo dei carabinieri non è trasceso in violenza. Il Senato è stato vigliaccamente scelto perché a differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei deputati e di altre istituzioni, non ha mai ritenuto fino ad ora di dover creare un area di sicurezza attorno all'edificio. Ho convocato immediatamente per domani alle ore 15 il Consiglio di presidenza del Senato per ogni opportuna decisione», ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Che poi ha sentito il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. Dal titolare del Viminale solidarietà e massima disponibilità ad aumentare il livello di sicurezza di Palazzo Madama. 

«La difesa dell'ambiente è una sfida seria e difficile che va vinta con l'impegno di tutte le istituzioni. Lanciare vernice contro il Senato non ha nulla a che vedere con la lotta al cambio climatico. È solo un atto vandalico da condannare con fermezza», ha spiegato il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Condanna anche da parte del ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, «per il gesto dimostrativo contro il Palazzo del Senato da parte di un gruppo che si definisce "ambientalista"». «A costoro, come a coloro che imbrattano le opere d'arte in tutto il mondo nella convinzione di far passare così un messaggio a favore della difesa dell'ambiente - aggiunge Pichetto Fratin - vorrei ricordare che il contrasto al cambiamento climatico è al centro delle preoccupazioni dei governi di tutto il mondo e che la parte maggiore del Next Generation Eu è destinata proprio alla transizione ecologica». Ad avviso del ministro «è importante che i giovani e tutti i cittadini pongano attenzione su questi temi, ma è bene che sappiano che tutti gli atti vandalici messi in atto, anche se dimostrativi, sono inaccettabili e non saranno lasciati impuniti». Pichetto esprime «solidarietà al presidente La Russa per l'attacco che ha subito questa mattina il Senato. Il ringraziamento di tutti è rivolto ai carabinieri che sono prontamente intervenuti in difesa delle Istituzioni della Repubblica».

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Gli attivisti: disperazione per collasso eco-climatico

«Alla base del gesto, la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell'umanità». È quanto sostengono, in una nota, gli attivisti di Ultima Generazione «rivendicando» il blitz. Il blitz, spiegano gli stessi attivisti, è avvenuto alle 7:45, utilizzando un getto di vernice arancione, spruzzato con degli estintori, come si vede anche da un video diffuso dall' organizzazione. Nelle immagini si vedono i ragazzi imbrattare la facciata del Senato e alcuni carabinieri che intervengono per bloccarli. Gli ambientalisti affermano, inoltre, che un «leggero barlume di incoraggiamento arriva per il 2023 dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel suo discorso alla nazione il 31 dicembre ha dichiarato che "la sfida, piuttosto, è progettare il domani con coraggio. Mettere al sicuro il pianeta, e quindi il nostro futuro, il futuro dell'umanità, significa affrontare anzitutto con concretezza la questione della transizione energetica"». Ultima Generazione chiede di «interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale».

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