A 24 ore dall’inizio del Roma Pride (partenza oggi alle 15 da piazza della Repubblica) Roberto Gualtieri ieri ha annunciato di aver «proceduto a Roma alla trascrizione dei primi due atti di nascita esteri di figli di due mamme». Una decisione che ha finito per scatenare nuove polemiche sul riconoscimento dei figli nati da coppie dello stesso sesso: Fratelli d’Italia è pronta a chiedere l’intervento della Prefettura. Ma il primo cittadino non ha intenzione di fare passi indietro: rivendica di «avere solo applicato la Costituzione» e di lavorare per rendere «Roma sempre più inclusiva». Un tema, il rispetto dei diritti, centrale anche nella corsa della Capitale per organizzare l’Expo del 2030. Soprattutto per segnalare i limiti della candidatura saudita. «Di sicuro Riad - ha sottolineato il primo cittadino - ha tanti soldi da spendere, ma noi abbiamo la bellezza di un progetto straordinario. E poi abbiamo una caratteristica di cui sono orgoglioso: Roma è una città inclusiva, democratica, che rispetta i diritti di tutti. Siamo in competizione con altre città, una delle quali è Riad, in cui i diritti Lgbt+ come quelli delle donne e dei lavoratori sono calpestati. Expo sarà anche il modo di mostrare il volto di una città aperta e inclusiva. C’è invece il rischio, a Riad, di avere un Expo cupo, oppressivo e oscuro». E ha anche suggerito di non ripetere quanto «accaduto coi Mondiali del Qatar», cioè «in un Paese dove i diritti erano rispettati poco e male».
Roma città inclusiva che tutela ogni forma di diritto.
LA MARCIA
Intanto, con Paola e Chiara madrine dell’evento, è previsto oggi alle 15 da piazza della Repubblica l’avvio del Romapride. Dopo le polemiche per il ritiro al patrocinio per i riferimenti alla gestazione per altri, il governatore Francesco Rocca, si rammarica di «essere caduto in questa provocazione» e chiede scusa «a coloro che andranno in piazza per rivendicare la loro libertà di amare». Sono attese almeno 20mila persone tra carri e musica. Previste sul percorso variazioni alla circolazione delle auto e dei bus. Dalle 13.30 alle 15.30 interdetta al traffico piazza della Repubblica, ma stop alla sosta e chiusure temporanee su tutto il percorso: via Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza dell’Esquilino, via Liberiana, piazza di Santa Maria Maggiore, via Merulana, largo Brancaccio, via dello Statuto, piazza Vittorio, via Emanuele Filiberto, viale Manzoni, via Labicana e piazza del Colosseo per giungere ai Fori Imperiali.
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