«Attenti agli zingari, attenti agli zingari». L’allerta è arrivata direttamente ieri pomeriggio dagli altoparlanti di un convoglio della Metro A, stracolmo di pendolari e turisti. Poi poco dopo, come se nulla fosse, il nuovo annuncio: «Prossima fermata Barberini, uscita lato destro». Incredula, all’ascolto, anche la giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi, che sull’accaduto ha subito fatto un post su twitter: «Metro A, Roma, ora: dagli altoparlanti dei vagoni, la voce dice “Attenti agli zingari, attenti agli zingari”. Chiedo al sindaco @gualtierieurope se è ammissibile».
Il tweet dal tenore discriminatorio e offensivo è diventato immediatamente virale e ha fatto il giro del web nonostante non fosse stato rilanciato taggando il canale social di istituto InfoAtac dell’azienda capitolina ai trasporti.
Metro A, Roma, ora: dagli altoparlanti dei vagoni, la voce dice “Attenti agli zingari, attenti agli zingari”.
Poi torna ad annunciare le fermate, “prossima fermata Barberini, uscita lato destro”.
Chiedo al sindaco @gualtierieurope se è ammissibile.— francesca mannocchi (@mannocchia) March 10, 2023
LA RISPOSTA
E Atac ha risposto arrivando a individuare il responsabile dell’annuncio che non poteva, di certo, passare inosservato.
L’Atac è finita nel giro di pochi minuti nella bufera ed è dovuta intervenire con una comunicazione ufficiale per chiarire che «una volta ricevuta la segnalazione, l’azienda - si legge in una nota - si è subito attivata e ha individuato il responsabile dell’annuncio offensivo e discriminatorio emesso in una stazione della Metro A. L’annuncio non era ovviamente registrato. Si è trattata di una iniziativa personale che l’azienda giudica inaccettabile. Il responsabile, quindi, sarà sottoposto a provvedimento disciplinare». Per il ferrotranviere, già individuato, si profila, dunque, una sanzione disciplinare: la procedura di contestazione è già stata avviata. Immediato è arrivato anche l’intervento del sindaco Roberto Gualtieri che su twitter ha condannato senza mezzi termini l’accaduto. «È inammissibile e inaccettabile. Bene ha fatto l’Atac a prendere immediatamente provvedimenti nei confronti di chi si è reso responsabile di un gesto così offensivo e discriminatorio».
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I COMMENTI
La polemica tra gli utenti dell’azienda dei trasporti non si è, però, fermata. E in molti hanno continuato a commentare sui social. «Spero ci siano provvedimenti seri e non solo una ramanzina, certa gente non può lavorare in posti pubblici», scrive Yuma. Qualcuno entra nello specifico: «Ci sono tanti modi per avvisare i passeggeri rispetto alla pratica del borseggio indipendentemente da chi lo fa: hanno scelto quello sbagliato ed è inaccettabile, a Roma come in qualsiasi altra città». Insomma, pare che l’operatore avesse voluto, decisamente a modo suo, mettere in guardia i passeggeri del metrò capitolino dal pericolo rappresentato dai borseggiatori, tacciando però un gruppo in particolare e in modo dispregiativo.
Quello dei furti e dei borseggi che si consumano ogni giorno lungo la linea A della metro, non è un fenomeno nuovo, anzi. Vale la pena ricordare che dall’inizio dell’anno, solo i carabinieri hanno fermato 32 borseggiatori, di cui 5 operativi proprio a Barberini. Ma il loro profilo è variegato: italiani, romeni, nomadi, sudamericani...
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