Roma, difende l’amico dai banditi: rischia di essere sgozzato con un coccio di bottiglia

Gang di rapinatori semina il panico a Monti, 27enne somalo arrestato per tentato omicidio

Roma, difende l’amico dai banditi: rischia di essere sgozzato con un coccio di bottiglia
di Alessia Marani
3 Minuti di Lettura
Domenica 6 Novembre 2022, 23:11

Serata da incubo per due amici romani aggrediti e colpiti con un coccio di bottiglia a scopo di rapina in Centro. Ad avere la peggio Maurizio M., 48 anni, intervenuto per difendere l’altro, inizialmente avvicinato per primo da una banda di stranieri. Per poco non veniva letteralmente sgozzato. Il fattaccio è avvenuto in via Giovanni Lanza, a due passi dalla fermata della metro B “Cavour” e non troppo distante dal Colle Oppio in direzione del quale il commando - formato da almeno tre uomini - è fuggito via. 

Roma, rapina all'In's di Tor Marancia: si spaccia per cliente e minaccia i cassieri. Fuggito con 400 euro


Uno di loro, però, indicato come l’autore materiale del tentato omicidio è stato subito rintracciato e arrestato dai carabinieri di una pattuglia del nucleo radiomobile già in zona per il controllo del territorio. 


I FATTI
Il giovane, Jama A., somalo di 27 anni, ha tentato di opporre resistenza ma poi si è lasciato condurre in caserma.

A suo carico ci sono diversi precedenti e risulta già segnalato in vari quartieri della Capitale, soprattutto all’Eur. Di lui si sa poco, se non che vive di espedienti ed è un senza fissa dimora come presumibilmente anche i complici. Ma torniamo indietro a sabato sera. I due amici sono in Centro per bere qualcosa insieme. A un certo punto davanti a loro si palesano Jama e gli altri. É il primo a rivolgersi ad Alessio S., 43 anni. E lo fa colpendolo al capo con una bottiglia: «Dammi i soldi, sbrigati». È in quel momento che Maurizio vedendo l’amico frastornato interviene e cerca di opporsi ai tre. Ma anche lui non riesce a evitare la furia della gang e Jama, per tutta risposta, con uno dei cocci di vetro della bottiglia andata in frantumi lo colpisce al collo provocandogli una ferita profonda, solo per un miracolo non mortale. L’uomo cade a terra in un lago di sangue. I tre fuggono. Ma i carabinieri raggiungeranno e fermeranno jama in via delle Sette Sale: aveva le mani ancora insanguinate, così come la maglietta ancora sporca di sangue. 


LE INDAGINI
Maurizio M. è stato subito soccorso e portato all’ospedale San Giovanni dal personale sanitario dell’Ares 118. Alessio S., invece, ha rifiutato il trasporto in ambulanza. Il 48enne è stato medicato con una prognosi di 15 giorni e dimesso. Sul posto sono arrivati anche i militari del nucleo Scientifico di via In Selci i quali hanno repertato tutte le tracce ematiche utili per poi incastrare i colpevoli alle loro responsabilità. 
L’arresto del 27enne è stato convalidato e, quindi, il giovane portato in carcere. Proseguono le ricerche degli altri due autori della tentata rapina degenerata in tentato omicidio: i carabinieri stanno vagliando il profilo di altri sbandati, partendo dai connazionali già segnalati e con precedenti. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA