«Quanto costano le caldarroste? No guarda, se vuoi ti do la metà». «No. Il prezzo è questo scritto qui». Il battibecco sul valore del cartoccio dura ancora qualche istante prima di degenerare. A quel punto partono spintoni, pugni e calci. Spunta anche un'arma da taglio con cui uno dei tre aggressori ha ferito il venditore di castagne arrostite. Poi i tre bulli sono scappati. A distanza di un mese esatto il questore Mario Della Cioppa ha emesso un Daspo nei confronti dei tre aggressori. L'episodio risale al 18 gennaio scorso. Siamo tra via Condotti e piazza di Spagna luogo da sempre appannaggio dei venditori ambulanti di castagne calde. Tutto succede in pochi istanti ma l'episodio non sfugge ad alcuni passanti che immediatamente avvertono gli agenti dell'8° Reparto Mobile di Firenze, presenti in quel momento a piazza Navona nel corso di un servizio di ordine pubblico finalizzato al rispetto delle regole anti-assembramento. Giunti sul posto, gli agenti hanno notato tre cittadini macedoni, uno dei quali addetto alla vendita ambulante di caldarroste, i quali riferivano di essere stati aggrediti poco prima da tre giovani romani, che nel frattempo si erano allontanati.
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L'arma da taglio
L'ambulante era stato peraltro minacciato di morte e ferito anche con una lama alla mano sinistra sotto gli occhi dei due figli minorenni, spaventati a morte.
Solidarietà
«Voglio esprimere la mia solidarietà all'ambulante minacciato di morte e ferito nei pressi di piazza di Spagna. Fortunatamente, grazie al tempestivo intervento della polizia, gli aggressori sono stati fermati e denunciati. Ringrazio anche il questore che ha messo un provvedimento che vieta l'accesso in tutti i locali presenti nel Tridente: episodi di violenza come quello di piazza di Spagna, perpetrato tra l'altro davanti ai figli minori dell'ambulante, vanno puniti duramente - spiega l'assessora alle Attività produttive e Pari opportunità di Roma Capitale Monica Lucarelli -. Fa riflettere anche il disagio che alcuni giovani stanno vivendo e che sfocia in gesti di ira immotivata: i tre aggressori, infatti, hanno 15, 17 e 18 anni. Sono da sempre convinta che serva un'educazione al rispetto anche nelle scuole e per questo stiamo lavorando per portare avanti dei progetti che vadano a contrastare ogni forma di violenza».