Oltraggiata la scalinata di piazza di Spagna con un ambulante abusivo che prova a vendere giochi per bimbi. Quasi impossibile camminare in direzione di Fontana di Trevi dove lenzuoli coperti di ciarpame e borse contraffate impediscono di passeggiare con tranquillità. Vendono ancora selfie stick verso i Fori Imperiali e il Colosseo, mentre largo Carlo Goldoni, dedicato al commediografo veneziano, diventa il palcoscenico per un improvvisato fracassone. Su via Frattina invece i cestini in ghisa strasbordano di sacchetti di rifiuti, e c'è chi lascia addirittura bustoni neri. In via in Arcione c'è una catasta di immondizia: siamo accanto alla Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale. «Le vie dello shopping in Centro sono abbandonate - tuona Gianni Battistoni, presidente dell'Associazione Commercianti di via dei Condotti - noi negozianti siamo stremati tra rifiuti e venditori abusivi, il degrado allontana i turisti». Se si sceglie la metropolitana per arrivare a piazza di Spagna (scelta vietata ai disabili visto che nella fermata ascensori e montascale sono fuori servizio) il biglietto da visita l'altro giorno era una mendicante sdraiata vicino alla macchinetta per fare i biglietti. Poi, appena usciti su vicolo del Bottino, ecco una catasta di scatoloni.
Rifiuti, flop del porta a porta a Roma: cassonetti intelligenti per arginare l’emergenza
LE RICHIESTE
Per David Sermoneta, commerciante, presidente dell'associazione Piazza di Spagna Trinità dei Monti il problema è «il sottodimensionamento di uomini e mezzi, sia per il Corpo degli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, sia per l'Ama. I vigili sono troppo pochi per combattere un fenomeno come quello degli abusivi». Il capitolo senzatetto ormai è noto: i portici di piazza Augusto Imperatore sono occupati da favelas e anche su via Nazionale (dove molti negozi ormai hanno chiuso) ci sono giacigli, così come a piazza della Repubblica. E i residenti cosa pensano? «Con i turisti facciamo una pessima figura - dice Roberto Tomassi, presidente Associazione residenti Campo Marzio - se non si riesce a far rispettare le regole in Centro, figuriamoci in periferia: chiediamo al I Municipio la creazione di una consulta dei cittadini per instaurare un dialogo continuativo».
laura.bogliolo@ilmessaggero.it
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout