Regina Coeli, altri tre agenti penitenziari aggrediti da un detenuto: ricoverati in ospedale

Continua l'escalation di violenze nelle prigioni romane. Vittime altre tre guardie carcerarie.

Regina Coeli, altri tre agenti penitenziari aggrediti da un detenuto somalo: ricoverati in ospedale
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Mercoledì 17 Maggio 2023, 20:46 - Ultimo aggiornamento: 20:47

Nuovo episodio di violenza nel carcere di Regina Coeli. A farne le spese sono stati tre agenti della polizia penitenziaria, aggrediti da un detenuto di origini somale poco dopo le ore 16.30 di questo mercoledì 17 maggio. Ne ha dato notizia una nota del sindacato di categoria, la Fns Cisl Lazio, precisando che i tre poliziotti sono stati ricoverati all'ospedale Fatebenefratelli per le cure del caso.

La stessa associazione di tutela ha colto l'occasione per per lanciare un nuovo allarme alle istituzioni per chiedere maggiori tutele e investimenti sulla sanità psichiatrica dei detenuti, per proteggere di più gli agenti che operano tra le celle di prigione. 

La protesta del sindacato

«Purtroppo dobbiamo evidenziare che le promesse di invio di nuovo personale di Polizia Penitenziaria si son dimostrate vane dato che l'invio di unità in uscita è maggiore rispetto a quelle in entrata, quindi la carenza resta cronica - recita la nota di Fns Cisl Lazio - Le aggressioni avvenute in meno di 8 giorni sono state tre e son dovute anche alla presenza di detenuti con problemi psichiatrici. Se non si comprende che tale problema non è gestibile dall'Amministrazione Penitenziaria ma che vi è necessità di aumentare la sanità
psichiatrica allora vuol dire scaricare il problema sul Corpo di Polizia Penitenziaria»

La protesta del sindacato continua e fa appello ai vari provveditorati regionali affinché incrementino il numero di agenti nelle prigioni.

Secondo il segretario generale Massimo Costantino, il problema sarà accentuato nei mesi estivi, quando inizieranno rotazioni e turni per via delle ferie.

«Per la Fns Cisl Lazio occorre un intervento immediato da parte degli organi Superiori, Prap e Dap. Non c'è più tempo da perdere perché siamo alle porte di un complicatissimo piano ferie estivo. Giova ricordare il cronico sovraffollamento dell'istituto penitenziario romano: con il 127% di detenuti, infatti, la nostra Regione supera la percentuale nazionale, che si attesta al 115%. 

I precedenti di maggio

Preoccupa, in particolare, la situazione del Regina Coeli: l'aggressione avvenuta in data odierna giunge a pochi giorni di distanza da quelle verificatesi lo scorso 6 maggio, al culmine di "due giornate di ordinaria follia", prendendo in prestito le parole usate dai sindacati dei baschi azzurri.

Quel giorno, un capo assistente era stato centrato al volto da un detenuto, con un pezzo di ceramica staccato da un gabinetto. La guardia carceraria è stata poi ricoverata in pronto soccorso, col serio rischio di perdere un occhio. Poche ore dopo, nella stessa sezione del carcere romano, avveniva la seconda aggressione: un detenuto di origine araba, condannato per omicidio e già segnalato più volte per le sue intemperanze, aveva prima rifilato una testata sul naso di un ispettore, e poi aveva colpito un altro agente sul braccio. 

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