Antichi reperti che “tornano” virtualmente nelle architetture delle quali erano parte, come elementi costruttivi o ornamentali. E zone della città nelle quali, grazie alla tecnologia, è possibile fare un salto indietro nel tempo, riscoprendo orizzonti perduti. Musei e strade “dialogano”, all’insegna di storia e storie - di arte, architettura, territorio - nel progetto-laboratorio MusEQ, ecosistema software a regia diffusa, per una narrazione inusitata, personalizzata, geolocalizzata e interattiva del rione Esquilino. Un patrimonio di percorsi tematici, attivabile con una mobile app, disponibile gratuitamente sugli store iOS e Android. Grandi protagonisti, il museo Nazionale Romano e la Centrale Montemartini, con itinerari inediti studiati al loro interno ma anche all’esterno, tra vie e piazze del quartiere.
Ideato e sviluppato da GruppoMeta vincitrice del bando regionale “L’impresa fa cultura 2019”, il progetto è stato presentato al Museo Nazionale Romano.
«Il progetto nasce per sposare tecnologia, creatività e cultura al fine di valorizzare e spettacolarizzare la visita del territorio - dice Giovanni Verreschi, amministratore delegato di ETT - a Milano, con il medesimo principio di coinvolgimento, abbiamo realizzato un progetto sul Cenacolo di Leonardo con itinerari vinciani. Questo dell’Esquilino è il debutto a Roma di progetto e filosofia. I visitatori del Museo Nazionale Romano, grazie a ricostruzioni in realtà aumentata, potranno vedere i reperti nel loro contesto di appartenenza, all’interno di una casa romana o una strada. L’Esquilino era un centro della Roma antica, i punti di interesse sono moltissimi».
Seguendo le postazioni, dunque, si possono fare veri salti nel tempo, riscoprendo com’era il rione. «Tramite la georeferenziazione, anche all’esterno del museo, quando l’utente si avvicina a uno dei punti di interesse, i sensori si attivano, permettendo di accedere ai contenuti. L’intelligenza artificiale consente la profilazione dell’utente. Conoscerne gli interessi è un modo per suggerire ulteriori luoghi da visitare nella zona».
La App propone così un nuovo modo di orientarsi sul territorio e, di fatto, nella storia. MusEq è una guida su misura, che unisce musei, spazi culturali. E può andare oltre. Il progetto, infatti, è per sua natura un costante work in progress. «Le possibilità di sviluppo sono molteplici - conclude Verreschi - si va dalla diversificazione delle narrazioni, da proposte per bambini ad altre per esperti, fino alla creazione di percorsi su bus, con realtà aumentata per vedere la città com’era dal finestrino».