Roma, accoltellato sul bus per un pezzo di prosciutto: arrestato per tentato omicidio in via Nazionale

Lite tra un egiziano e un italiano, panico nel cuore della Capitale

Roma, accoltellato sul bus per un pezzo di prosciutto: arrestato per tentato omicidio in via Nazionale
di Alessia Marani
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Giovedì 11 Maggio 2023, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 10:11

Prima la lite furibonda sul bus, poi la discussione proseguita all'esterno alla fermata di via Nazionale, infine la lama che spunta all'improvviso da una tasca e che per poco non taglia di netto la giugulare a Hassan, un clochard egiziano di 33 anni. L'uomo crolla a terra in una pozza di sangue, l'altro, il suo aggressore si dilegua svicolando tra i "serpentoni" di turisti a passeggio, infilandosi per i vicoli del Rione Monti. I due, entrambi senzatetto, si stavano contendendo un pezzo di prosciutto. E per quel pezzo di prosciutto l'egiziano per poco non stava per morire. L'aggressore, un italiano di 52 anni conosciuto come "Gigi" è stato poi rintracciato e sottoposto a fermo da parte dei carabinieri della Compagnia Roma Centro dopo un'indagine lampo.

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Ma torniamo ai fatti.

Gigi si accorge della prelibatezza di cui l'egiziano è riuscito a entrare in possesso. Salito sul bus a Termini ha iniziato a compulsare lo straniero: «Dai, dammene un po'», fino a pretenderlo. Tutti e due sono sotto l'effetto dell'alcol. L'egiziano è perentorio: «Non se ne parla, il prosciutto è mio». La lite scoppia in mezzo ai turisti. Un testimone, in particolare, osserva la scena e assiste anche al secondo round, quello all'angolo con via Milano. I due senzatetto vengono alle mani. Secondo quanto ricostruito dai militari della stazione Quirinale, Gigi estrae fulmineo un taglierino e inizia a sferrare colpi contro l'egiziano. I primi fendenti non vanno a segno ma l'ennesimo finisce per incidere un taglio profondo tra il collo e la spalla. A quel punto il 33enne si accascia sull'asfalto. Gigi scappa via, ma subito quando i carabinieri arriveranno sul posto, verrà data loro una prima descrizione sommaria del ricercato.

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Dove è avvenuta l'aggressione non ci sono telecamere, nemmeno il bus ne era dotato. I carabinieri hanno scandagliato, però, le immagini registrate dalle videocamere disseminate per Monti, individuando alcuni profili comparabili con il fuggitivo tramite il sistema di riconoscimento facciale elettronico. In pratica, è uscita fuori una possibile corrispondenza tra il profilo del 52enne - che annovera precedenti per rissa e resistenza a pubblico ufficiale - e l'immagine catturata in un frame. Non solo. L'immagine viene riconosciuta anche dal testimone chiave. I carabinieri, con l'aiuto dei colleghi dello scalo Termini, avviano le ricerche in tutti i luoghi solitamente frequentati dai clochard a Roma. Finché l'altro giorno non individuano il 52enne al Colle Oppio. Anche l'egiziano, dapprima impossibilitato a parlare per via della convalescenza, indica in "Gigi" il suo aggressore. A quel punto per l'italiano è scattato il fermo per il tentato omicidio, portato in carcere a Regina Coeli, il gip ha convalidato la misura.
 

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