Giandavide De Pau massacrò di botte una ragazza, lei non denunciò per paura: i precedenti del killer di Prati

Una scia criminale cominciata negli anni '90 quando scontò i domiciliari per droga

Giandavide De Pau massacrò di botte una ragazza, lei non denunciò per paura: i precedenti del killer di Prati
di Camilla Mozzetti
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Domenica 27 Novembre 2022, 08:42

All'inizio fu la droga, poi arrivarono le armi e le violenze, su donne che per paura decisero di non sporgere denuncia, come un'italiana sequestrata, picchiata e rapinata. Con l'entrata e l'uscita dai manicomi giudiziari fino all'epilogo del 17 novembre scorso con tre donne massacrate a coltellate nel quartiere Prati. È una lunga scia criminale quella di Giandavide De Pau, 51 anni, accusato oggi di triplice omicidio aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. Non c'è solo il fil rouge che lo lega a Michele Senese, l'inchiesta sul Mondo di mezzo, i legami con Massimo Carminati e pure con Fabrizio Piscitelli. C'è tutto un corollario che fa dell'uomo, etichettato oggi come il killer delle prostitute, un criminale navigato ma pure incauto, accecato dalla droga e per questo capace di enormi errori che non ne fanno un delinquente di spessore ma solo un delinquente violentissimo e per questo altrettanto pericoloso.

A settembre 1996 l'uomo finì di scontare i primi arresti domiciliari, aveva appena 25 anni.

Ma lo ricordava anche la madre di De Pau una settimana fa, a poche ore dal fermo in quel di Ottavia: «I guai per lui sono arrivati con la droga a vent'anni per colpa di una donna». La sospensione della patente qualche anno più tardi fino a che nel 2006 si macchia di violenza sessuale: la sua vittima è una giovane donna che viene costretta ad avere un rapporto dopo essere stata picchiata con il calcio di una Beretta 32 e minacciata con un grosso coltello da cucina. Viene fermato ed arrestato dai carabinieri e ricoverato poi in un manicomio giudiziario da cui però ottiene licenze e permessi fino alla libertà vigilata del 2008. Un anno più tardi, è il marzo del 2009, viene arrestato in flagranza durante un controllo con sette grammi di coca, torna in un manicomio giudiziario.

LO SPACCIO
Nel 2012 finisce indagato in un'operazione antidroga della Dda con altri sei uomini e durante le perquisizioni gli verranno trovati in casa più di 15 grammi di hashish. Un anno più tardi, il 30 aprile 2013, fu immortalato tra Michele Senese e Massimo Carminati in quel famoso incontro di Corso Francia.

Una vicenda che, invece, sottolinea una sorta di instabilità mentale, risale all'anno seguente. È il novembre 2014 quando durante un controllo De Pau, che era a bordo di una Citroen, viene fermato in via di Torrevecchia. Nell'auto viene trovata una pistola, calibro 7.65 di fabbricazione ex jugoslava con matricola abrasa ma oltre a questo è ferito alla mano sinistra. In ospedale dirà di essere stato vittima di una rapina ad opera di ignoti ma si accerterà successivamente, a seguito della perquisizione nell'appartamento della Balduina, che l'uomo si era sparato da solo, probabilmente mentre stava caricando, pulendo o sistemando l'arma, considerate le numerose tracce ematiche trovate in casa.

Nel 2019, prima che De Pau pestasse sull'uscio di un locale un barista che non voleva servirlo dopo l'orario di chiusura e che è stato prima minacciato e poi colpito selvaggiamente fino al distacco della cornea, l'uomo sequestrò una donna italiana che fu picchiata e rapinata. La vittima, italiana, quando si trovò a dover formalizzare la denuncia dopo la richiesta di soccorso al 112 decise di ritrattare. E poi appunto ecco il maggio del 2019 e il pestaggio del barista, e le molestie alla figlia del boss Salvatore Nicitra, fino a che nell'operazione Alba Tulipano dei carabinieri del Nucleo investigativo di Roma (il processo di primo grado è ancora in corso) Giandavide De Pau verrà annoverato «tra i più fidati collaboratori di Senese e, di riflesso, tra i più influenti sodali del cartello criminale», spiega il giudice delle indagini preliminari che il primo dicembre 2020 ha ordinato il loro arresto, insieme ad altre 26 persone.
 

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