Domus Aurea diventa un palco e s’illumina di rock: il gioiello archeologico tra luci e suoni

Dal 23 settembre al 9 ottobre previste performance di artisti come i Marlene Kuntz

Domus Aurea diventa un palco e s’illumina di rock: il gioiello archeologico tra luci e suoni
di Laura Larcan
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Giovedì 15 Settembre 2022, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 09:38

Il mito delle nove Muse e la memoria leggendaria di Nerone, la versatilità dell'arte performativa tra danza e commedia, e il tema del viaggio che diventa narrazione musicale, tra liriche elettroniche e aura rock. La Domus Aurea, gioiello del patrimonio archeologico di Roma, incastonata nella sua monumentale estensione sotterranea nel ventre del Colle Oppio, diventa cornice speciale per un'esperienza emotiva nuova. Un percorso di visita guidata unico, tra luci e suoni, scortato da una colonna sonora composta con le voci di attori e studiosi che citano fonti e testi letterari, e che si conclude con una performance site-specific originale nell'Aula Ottagona. Il progetto prende il via dal 23 settembre al 9 ottobre 2022, nove incontri lungo tre weekend (appuntamenti alle 17:30, su prenotazione sul sito www.coopculture.it) dal titolo Moisai 2022, Voci in contemporanea in Domus Aurea, promosso e organizzato dal Parco archeologico del Colosseo guidato da Alfonsina Russo. Ogni attore e artista mette in campo uno spettacolo ispirato ad una delle Muse per altrettanti nove eventi.

 


LE VOCI
Tanti i protagonisti.

Ad inaugurare il ciclo, il 23 settembre, Valerio Aprea con il giornalista Alessio Viola, e un omaggio personale a Talia, la Musa della commedia. Seguiranno le performance di Roberto Latini, Annamaria Ajmone, Giovanni Calcagno, Graziano Piazza e Viola Graziosi, Jacopo Jenna, i Marlene Kuntz con il regista Lorenzo Letizia, Adriana Borriello, Mariangela Gualtieri.

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Cosa deve aspettarsi il pubblico? Una visita emozionale, tra luci e suoni e le voci di personalità che citano testi di fonti e letteratura e che ripercorrono per tappe gli ambienti della Domus Aurea, dal Ninfeo di Polifemo, alle sale iconiche della Volta Dorata e di Achille a Sciro. Fino all'exploit nell'Aula Ottagona. «L'intento è quello di ricreare l'atmosfera che si viveva nella Domus Aurea ai tempi di Nerone - racconta Alfonsina Russo - Il padiglione del Colle Oppio era un luogo dedicato alle arti, lo sappiamo dalle fonti. Nerone ha sofferto una fama negativa, dettata da una propaganda condizionata dal partito avverso che l'ha tramandato come un imperatore violento e incendiario. Ma con gli ultimi studi la sua figura è stata riabilitata. Nerone era un cultore delle arti e letteratura, principe e artista che si fa mecenate per affermare una corte all'insegna della cultura. E qui si tenevano spettacoli di teatro e anche di danza e poesia». Un debutto del tutto originale.
Il clou sarà nell'Aula Ottagona, un tempo arricchita di effetti scenici, di cui sarà rievocata la magia, così come era stata concepita dagli architetti Severo e Celere, attraverso il carnet degli eventi. «Gli ambienti radiali dell'Aula Ottagona costituiscono la scena dove si muovono gli attori e gli artisti, e il pubblico assiste dal cuore dell'Aula come una sorta di cavea platea». Possono entrare 140 persone ad evento.
LO SHOW
Lorenzo Letizia, artista e regista, firma l'intervento, il 7 ottobre, con i Cristiano Godano e i Marlene Kuntz: «Si tratta di un film che viene montato e suonato dal vivo dai Marlene Kuntz che saranno disposti nello spazio a semicerchio e che improvviseranno una musica che ad ogni replica cambia sulle immagini del film che peraltro riguarda loro, perché racconta l'incisione e la registrazione del loro ultimo disco che uscirà il 30 settembre». Come nasce il progetto? Dal ciclo di statue dedicato alle Muse riaffiorato dagli interri del Ninfeo di Polifemo e riscoperto nei depositi della Domus Aurea e riallestito lungo il percorso di visita: «Nerone adorava le Museo come ispiratrici della bellezza - precisa Russo - Non a caso aveva voluto decorare il suo padiglione degli spettacoli della Domus Aurea con un ciclo di nove statue meravigliose. Una visione che torna protagonista durante le visite alla Domus Aurea». Da ricordare, scarpe comode e giacca per fare fronte all'umidità. E via con le emozioni.
 

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