Bici e monopattini il nuovo incubo dei disabili a Roma: «Abbandonate sul marciapiede non ci lasciano passare»

C'è poco da festeggiare nella giornata internazionale delle persone con disabilità

Macchina parcheggiata di fronte lo scivolo disabili
di Beatrice Tomasini
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Sabato 3 Dicembre 2022, 19:03 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 10:24

Oggi si celebra la Giornata internazionale delle persone con disabilità, ricorrenza istituita dieci anni fa dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di sensibilizzare al tema e promuovere i diritti.

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E in una grande capitale europea come Roma, dal centro alle periferie, le persone diversamente abili ancora oggi incontrano moltissime difficoltà e ostacoli tra barriere architettoniche, mancanza di educazione civica e scarsa sensibilità dei cittadini. 

La testimonianza

Così una passeggiata nel I municipio in carrozzina, così come in passeggino, può trasformarsi in una vera e propria gimcana come racconta in prima persona una residente in sedia a rotelle, Irene Denipoti: “Mi capita spesso di trovare i posti riservati alle persone con disabilità occupati da veicoli senza contrassegno, oppure scivoli e strisce pedonali interdette tanto che è impossibile il passaggio.

Senza contare che nel tempo della sharing mobility i problemi sono aumentati con marciapiedi sempre più di frequente ostruiti da motorini, biciclette e monopattini abbandonati selvaggiamente”.

Ma i disagi non sono finiti: “Ogni volta che devo sbrigare delle pratiche all’ufficio postale di piazza San Silvestro allo sportello disabili puntualmente non c’è nessun operatore. Tutti gli altri per me in carrozzina sono troppo alti, quindi non riesco a scrivere e a firmare i documenti”.

Gli intoppi continuano: “Decido di prendere la metro alla fermata Spagna di Trinità dei Monti, premo il pulsante per far arrivare il montascale che però non arriva mai. Allora provo a chiamare un taxi ma già so che l’attesa sarà lunghissima prima che ne arrivi uno attrezzato al trasporto carrozzine”.

Tutto questo nella speranza che non ci sia l’esigenza di andare in bagno: “Purtroppo molti negozi e ristoranti sono sprovvisti di servizi dedicati ai disabili, senza contare tutte quelle volte che neanche riesco ad entrare perché manca la pedana d’ingresso”, conclude Denipoti che, insieme al consigliere comunale Fabrizio Santori e Valeria Campana, ha dato vita all’Osservatorio delle Fragilità Sociali. 

“Il nostro obiettivo – spiega Denipoti, che è presidente di questo osservatorio – è quello di supplire alla mancanza di un punto di contatto nella Capitale per tutti coloro che vivono in condizioni di grave difficoltà”.(osservatoriofs@gmail.com).

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