Roma, a Testaccio un coniglio morto davanti al negozio: l'ombra del racket. «Qualcuno è finito in un brutto giro»

La macabra scoperta l'hanno fatta i titolari dell'agenzia immobiliare di piazza Testaccio

Roma, a Testaccio un coniglio morto davanti al negozio: l'ombra del racket. «Qualcuno è finito in un brutto giro»
di Flaminia Savelli
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Giovedì 29 Dicembre 2022, 07:22 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 09:14

La macabra scoperta l'hanno fatta i titolari dell'agenzia immobiliare di piazza Testaccio ieri mattina all'apertura. Quando sono arrivati intorno alle 8 del mattino hanno trovato il coniglio morto appeso alla serranda. Uno choc. Hanno quindi chiamato i carabinieri che sono arrivati in una manciata di minuti. I militari hanno eseguito una prima perquisizione all'interno del locale - per accertarsi che non ci fossero pericoli - e hanno avviato la fitta rete di indagini. A partire dai due titolari dell'agenzia che sono stati ascoltati a lungo. Sconvolti e preoccupati hanno sottolineato che non hanno mai ricevuto minacce, che il loro lavoro e il rapporto con i clienti procede regolarmente. Mentre l'animale è stato affidato al reparto della scientifica che eseguirà una perizia in cerca di indizi.

LE IPOTESI

Il quadrante è sorvegliato dalle telecamere di video sorveglianza che i carabinieri hanno già sequestrato. Lo stesso per i negozi proprio di fronte l'agenzia immobiliare e che potrebbero aver ripreso l'autore del gesto. Al momento tutte le piste restano aperte. Tuttavia gli investigatori sospettano che dietro l'uccisione dell'animale, poi appeso proprio sulla serranda, si nasconda un messaggio in codice da parte di qualche organizzazione criminale. Un avvertimento forse: ma indirizzato a chi? Dalle prime verifiche sui titolari dell'agenzia non risulta alcun indizio. Tuttavia nei prossimi giorni verranno eseguiti ulteriori accertamenti sugli affari immobiliari gestiti dai due imprenditori. Inoltre gli investigatori stanno analizzando anche la modalità con cui è stato lasciato il messaggio intimidatorio che è quella tipica della criminalità organizzata. Un atto di stampo mafioso per intimidire.

Molte ipotesi e tanti interrogativi senza però alcuna risposta. Mentre nel quartiere ora c'è preoccupazione soprattutto tra i commercianti di zona che temono si tratti di un primo, inquietante, segnale che il quartiere sia finito nel mirino di cosche criminali.

GLI EQUILIBRI

«Qui non è mai accaduto nulla di simile. Mai. È sempre stato un quartiere molto tranquillo, una piccola isola felice. Ora però ciò che è accaduto ci preoccupa. Forse qualcuno di noi è finito nel giro sbagliato», commenta la titolare di un negozio della piazza.

La crisi dovuta alla pandemia prima e le difficoltà economiche per la guerra in Ucraina sono i fattori su cui, a più riprese, gli imprenditori delle attività commerciali hanno chiesto di porre particolare attenzione all'amministrazione e agli enti competenti. Il primo campanello d'allarme era scattato già a settembre 2021, dopo la prima ondata di chiusure imposte per il Covid. E quando nel mercato della Capitale erano finite le prime mille licenze di bar, pub e ristoranti dei piccoli imprenditori piegati dalle difficoltà e costretti a svendere le proprie attività. Tra i 50 e i 70mila euro, molto al di sotto del prezzo di mercato in tempi non troppo lontani. Con il timore appunto, che la criminalità organizzata potesse approfittarne per ripulire così il denaro sporco. Spetta ora i carabinieri stabilire cosa è accaduto ieri a piazza Testaccio e a chi, se non all'agenzia immobiliare, era indirizzato l'avvertimento.

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