Casino Ludovisi, asta bis deserta. «Adesso il prezzo sarà ribassato»

Questo gioiello vanta l'unico dipinto murale di Caravaggio oltre all'Aurora del Guercino

Casino Ludovisi, asta bis deserta. «Adesso il prezzo sarà ribassato»
di Laura Larcan
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Venerdì 8 Aprile 2022, 06:38 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 15:19

Eppur (non) si muove. Nessuna svolta epocale per il Casino dell'Aurora dei Boncompagni Ludovisi, il tesoro d'arte secolare a due passi da Via Veneto. La chiacchierata asta del secolo è andata deserta, per la seconda volta, dopo lo scorso 18 gennaio. Ormai i riflettori sono puntati sulle sorti di questo gioiello che vanta l'unico dipinto murale di Caravaggio al mondo, oltre al capolavoro dell'Aurora dipinto dal Guercino. E l'agenda delle sue vendite all'incanto è attesa (e attenzionata) come fosse un bollettino medico. Il valore stimato come prezzo di partenza, quei 471 milioni di euro che contano quasi un quinto dell'intero bilancio del Ministero della Cultura, continua a scendere come vuole la legge della vendita all'incanto. Ogni asta deserta, si scende del 20 per cento circa. Il prezzo di base di ieri, fissato a 282 milioni di euro circa, è destinato a scendere ancora. Prossima tappa, il 30 giugno.

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L'importo sarà di 226 milioni di euro. Praticamente dimezzata la stima iniziale. Che era esagerata. «Nessuno ha presentato offerte e adesso il giudice farà un provvedimento con il quale fisserà la data di una nuova asta con un prezzo ribassato», precisa l'avvocato Stefano Pantalani, legale di Bante Boncompagni Ludovisi, uno dei tre figli del principe Nicolò Boncompagni Ludovisi, scomparso nel marzo del 2018 a 77 anni. Per una anno, è l'ipotesi, si va avanti così, salvo sorprese. Fino ad un minimo di 130 milioni. Il Casino Ludovisi torna a far parlare di sè, dopo che lo scorso 26 marzo è rimasto chiuso durante le Giornate Fai di Primavera per l'ordinanza del Tribunale.
Pensare che lo scorso gennaio la stessa vedova, Rita Carpenter, americana del Texas, sposata in terze nozze, che occupa l'appartamento ricavato nel piano ammezzato dell'antico edificio, aveva rivelato l'interesse da parte di celebrità, come Bill Gates, il Sultano del Brunei e l'emiro del Qatar.

Vero? Lo si vedrà col tempo.

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L'asta era stata decisa dal Tribunale di Roma per il mancato pagamento di alcuni debiti del principe Nicolò. E riflette da vicino lo scenario di un'irrisolta disputa tra gli eredi. L'avvocato Pantalani, sulla base di quanto riferito dal principe Bante, ricostruisce le vicende del Casino Aurora, abitato dal 1964 al 1988 dal nonno, il principe Gregorio. «Più volte egli ebbe a pregare il figlio Nicolò di occuparsi dell'amministrazione del Casino, senza alcun successo», spiega.
E i nodi ora sono venuti al pettine. L'asta deserta schiude una situazione di stallo in cui aleggia lo spettro della rovina delle opere. Parliamo di oltre 600 metri quadrati di affreschi di grandi artisti del 600, distribuiti su oltre 2000 metri quadrati di saloni. E il rischio di danneggiamento è serio. Lo aveva messo nero su bianco la stessa Soprintendenza statale nel suo dossier redatto dopo l'ispezione eseguita il 28 dicembre del 2020, riscontrando danni diffusi su affreschi e pareti.

 

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