Roma, presa la borseggiatrice cubana incubo dei locali in Centro: fermata da un cameriere (grazie a uno sgambetto)

La ladra 35enne era stata arrestata già a novembre e a gennaio

Roma, presa la borseggiatrice cubana incubo dei locali in Centro: fermata da un cameriere (grazie a uno sgambetto)
di Andrea Noci e Giampiero Valenza
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Venerdì 31 Marzo 2023, 06:47 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 08:55

Il piano di battaglia è ben consolidato: mentre i turisti si godono la consumazione ai tavoli all'aperto dei locali del centro, un complice distrae i camerieri. E nel frattempo la borseggiatrice afferra la prima borsa che trova e scappa via. Ma i sogni di gloria sono tramontati tutti ieri, quando Kathia Guzman, 35enne cubana, è stata arrestata per furto, con tanto dell'aggravante di aver agito, si legge nel capo di imputazione, "presso un esercizio dove si somministrano le bevande". In pratica, aveva preso di mira i locali del centro e l'ultima volta è stata presa con le mani nel sacco. Vittima una turista tedesca 27enne che aveva scelto di cenare al ristorante Don Pasquale di via delle Muratte e che pochi attimi prima aveva poggiato la borsa a terra. In questo caso il complice è riuscito a scappare, mentre Guzman è stata fermata da uno dei camerieri del ristorante con uno sgambetto. Appena arrivate le forze dell'ordine (tra cui anche gli agenti del I gruppo centro della polizia di Roma Capitale, avvisati da un dipendente del ristorante), l'identificazione ha svelato tutto il suo passato. La donna, infatti, era recidiva: già a novembre e gennaio era stata arrestata per lo stesso reato e con lo stesso tipo di aggravante. In entrambi i casi era stato convalidato l'arresto, ma non erano mai state emesse misure cautelari. Stavolta l'esito è stato diverso.

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La 35enne, che ha scelto di essere giudicata secondo il rito abbreviato, fino a che non arriverà la sentenza, ha l'obbligo di non allontanarsi dal comune in cui è domiciliata, Latina.

Il giudice ha deciso di accogliere le richieste del pubblico ministero perché Guzman non ha un lavoro stabile, oltre ad aver già dimostrato di non avere troppi scrupoli a ripetere questo tipo di reato. Aveva preso di mira il centro della Capitale, le cui vie sono tornate a riempirsi di turisti dopo lo stop del Covid.

 


LE REAZIONI
Non si tratta di casi isolati. Anzi più i locali sono affollati e più i borseggiatori colpiscono. Pochi giorni fa i carabinieri della compagnia di Roma Centro hanno arrestato quattro persone (un italiano e 3 sudamericani), proprio mentre sfilavano portafogli e telefoni dalle borse appoggiate sulle sedie. Così i titolari delle attività sono costretti ad alzare il livello di sicurezza con sistemi nuovi o riadattando i vecchi.

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«Roma è piena di borseggiatori che prendono di mira i clienti dei ristoranti - commenta Luciano Flammini, titolare di Maccheroni, a piazza delle Coppelle - Di sicuro questo arresto è un bene che sia avvenuto, ma in città non ce n'è una sola: ci sono gruppetti che continuamente mettono a segno furti. Un tempo c'era il poliziotto di quartiere, potrebbe essere interessante ripristinare questa figura, sarebbe l'ideale - commenta Luciano Flammini, titolare di Maccheroni - I nostri camerieri controllano sempre, anche perché quando rubano qualcosa al ristorante la figuraccia la facciamo sempre noi oltre che la città intera». Flammini ricorda che poco tempo fa un suo cliente si era seduto al tavolino e gli hanno rubato la borsa da sotto il naso. «Sono episodi che fanno rimanere male - aggiunge - Certo, un po' più di servizio d'ordine fa sempre bene». Vincenzo Rinaldi, di Rinaldi al Quirinale, sottolinea: «L'importante è che domani mattina la borseggiatrice non torni in mezzo alla strada». «Noi siamo sempre vigili: diciamo ai clienti di fare attenzione e di stare con gli occhi aperti - aggiunge - Queste persone sono veloci e senza scrupoli perchè il rischio è che si rovinino la loro passeggiata a Roma».
 

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