Ambientalisti imbrattano con la vernice la facciata del Senato. Il Viminale: rafforzati i dispositivi di sicurezza

Attenzione massima da parte degli 007 che stanno monitorando attentamente ogni realtà di questo tipo

Ambientalisti imbrattata con la vernice la facciata del Senato. Il Viminale: rafforzati i dispositivi di sicurezza
di Cristiana Mangani
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Lunedì 2 Gennaio 2023, 16:37 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 08:39

Dalle opere d'arte alle strade bloccate, fino a questa mattina quando la protesta ha raggiunto un palazzo delle istituzioni, il Senato. La firma è degli attivisti di “Ultima generazione” che, in questi mesi, si sono fatti conoscere per le loro proteste non violente ma che hanno avuto delle ripercussioni sui cittadini: si pensi ai blocchi stradali, che si sono visti soprattutto a Roma, sul Raccordo anulare e un po' ovunque.

Il blitz degli ambientalisti al Senato

L'obiettivo è attirare l'attenzione sulla questione climatica, anche se il sentimento generale che è scaturito dalle loro azioni è stato fondamentalmente di malcontento.

Chi sono questi attivisti? In buona sostanza si tratta di gente che lavora, di studenti, di genitori e di figli che stanno alzando il tiro pèer attirare l'attenzione. Ultima Generazione è una campagna italiana di disobbedienza civile non violenta nata nel 2021 e interna al movimento internazionale Extinction Ribellion. Rispetto ad altri gruppi che combattono per la stessa tematica, questi attivisti hanno creato clamore per il loro modo di protestare. Già un anno fa le loro azioni sono state documentate in tutto il Paese: prima con il blocco delle autostrade (soprattutto del Grande raccordo anulare), successivamente con gli scioperi della fame, i colpi di vernice al ministero della Transizione ecologica e i sit-in all’interno dei musei. A loro dire, la finalità è quella di portare all’attenzione della comunità politica e sociale l’esigenza di interrompere gli investimenti in combustibili fossili e accelerare sulle rinnovabili, portando le emissioni di gas serra a zero entro il 2025 e l’istituzione di assemblee cittadine. In particolare, chiedono di interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e di cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale. 

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La protesta

Secondo questi “disturbatori seriali”, le decisioni che l’umanità (non) sta prendendo ora delineeranno un futuro dal quale non sarà più possibile tornare indietro. Ecco spiegata la scelta del nome Ultima Generazione, perché, dicono gli attivisti, questa di adesso è davvero «l’ultima generazione in grado di fare qualcosa» per salvare il nostro pianeta.

C'è anche di vero, però, che una protesta per quando più dannosa che pericolosa possa rappresentare terreno fertile per altri “agitatori” che in questo periodo stanno mettendo a segno attentati e atti dimostrativi, a cominciare dagli anarchici che hanno ritrovato nuova vitalità negli ultimi mesi. Ed è per questo che c'è attenzione massima da parte degli 007 che stanno monitorando attentamente ogni realtà di questo tipo.  Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi mostra preoccupazione per quanto accaduto questa mattina davanti al Senato e anche alla Stazione Termini, dove una giovane israeliana è stata accoltellata da uno sconosciuto mentre acquistava un biglietto. «Si tratta di iniziative - spiegano al Viminale -  realizzate con modalità insidiose o individuali per le quali occorre intensificare l'attività di prevenzione e di controllo del
territorio». A tal proposito, fin da subito è stato disposto un rafforzamento del dispositivo di sicurezza nell'area del Parlamento anche con agenti in borghese. E a breve saranno intensificati i controlli nelle stazioni delle grandi città. 

Gli eco-attivisti di Ultima generazione

Ma come si finanziano gli eco-attivisti di Ultima generazione? I soldi arrivano da donazioni personali per sostenere le spese legali che seguono le loro azioni e dal Climate Emergency Fund (il Fondo verde per il clima) per quanto riguarda il reclutamento e la formazione delle persone che aderiscono alla campagna per l’ambiente. Durante l’estate 2022, gli eco-attivisti hanno incrementato i loro “colpi”: hanno preso di mira la Primavera di Botticelli agli Uffizi di Firenze, poi è stata la volta del Museo del ‘900 di Milano, attaccando le mani alle Forme Uniche della Continuità nello Spazio di Boccioni, la scultura ritratta sul retro della moneta da 20 centesimi. Successivamente sono entrati nella Cappella degli Scrovegni a Padova, acquistando un normale biglietto, e si sono incatenati alle balaustre lungo il percorso dei visitatori verso lo splendido ciclo di affreschi di Giotto. Ottobre è stato un mese caldissimo, non solo dal punto di vista meteorologico: si è passati dal blocco della Porta Ardeatina, alla zuppa di verdura gettata contro l’opera Il seminatore di Van Gogh, esposta a Palazzo Bonaparte.

Quelle di Ultima  generazione sono azioni che obbligano a intervenire, anche soltanto per spostare di peso i corpi di chi ha scelto di sedersi e bloccare il traffico, di incatenarsi a una scultura oppure di imbrattare un quadro famoso. Sono gesti che impattano a livello emotivo, ma anche economico, che creano disturbo e scandalo.

Gli altri episodi

Di recente gli attivisti si sono dati parecchio da fare non solo in Italia, ma un po’ in tutta Europa e negli Stati Uniti. Nel Regno Unito, ad esempio, i manifestanti di Just Stop Oil hanno bloccato il traffico incollandosi all’asfalto e hanno imbrattato una vetrina della casa automobilistica Aston Martin; gli attivisti di Animal Rebellion hanno invece versato latte sui pavimenti di alcune catene di supermercati. Oltreoceano i membri delle comunità indigene hanno bloccato il traffico per chiedere di interrompere l’estrazione di combustibili fossili nelle loro terre. In Spagna, gli attivisti di Rebelión por el Clima hanno protestato davanti all’Huelva chiedendo all’industria di risparmiare sull’elettricità.

Il numero di eco-attivisti è in costante crescita e si tratta per lo più di giovanissimi. Tra i più noti e seguiti ci sono Autumn Peltier, “la guerriera dell’acqua” (impegnata per il diritto all’accesso universale all’acqua potabile e che ha ottenuto una candidatura al Premio Nobel per la pace dei bambini); Miriam Martinelli, la “Greta Thunberg italiana” ed esponente di Fridays For Future di Milano; e Mary Copeny, 15enne americana sempre più figura di riferimento per la difesa dell’ambiente.

Tra i movimenti più importanti, oltre al già citato Fridays for future, c’è Extinction rebellion, a cui si ricollega proprio Ultima generazione.Ora, però, gli attivisti britannici di Extinction rebellion, tra i più radicali movimenti internazionali di disobbedienza civile ambientalista, hanno dichiarato che cambieranno strategia. Basta gesti forti: «È cambiato molto poco», dicono. E allora hanno annunciato in forma di «proposito per il nuovo anno», un nuovo tipo di mobilitazione politica più di massa. L'appuntamento è per una grande manifestazione il 21 aprile, davanti al Parlamento britannico, dove gli attivisti sperano di radunare centomila persone. Un esempio che potrebbe essere seguito anche in Italia e che per questo ha fatto alzare il livello di allerta.

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