Roma, rapina all'autorimessa, custode picchiato: in due armati di pistola fuggono sopra un Suv

Roma, rapina all'autorimessa, custode picchiato: in due armati di pistola fuggono sopra un Suv
di Marco De Risi
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Martedì 6 Settembre 2022, 11:14 - Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 15:03

Rocambolesca rapina in un garage di Centocelle. Hanno colpito due banditi con il volto coperto ed armati di pistola. Hanno picchiato il gestore del garage che hanno neutralizzato. Così sono riusciti a rapinare un Suv da 50.000 euro
Il colpo è accaduto domenica sera, verso le 22, in via delle Palme dove c’è un autorimessa che è sorvegliata da un garagista egiziano di 62 anni. I banditi non si sono fatti problemi ma hanno agito con molta violenza. Hanno sceso le scale del garage con mascherine applicate sul volto e dei cappelli con visiera. Impossibile, così conciati, essere riconosciuti in volto. I due sono arrivati a pochi metri dal custode ed hanno estratto una pistola semiautomatica. L’arma ha reso non praticabile qualunque azione del garagista. Ma i due non si sono accontentati di avere avuto la meglio. Infatti i banditi hanno picchiato l’egiziano. L’hanno preso a calci e a pugni mettendolo in una condizione di non potere reagire. I due si sono fatti consegnare le chiavi di un Suv, modello Tiguan. Ecco che sono saliti sul mezzo sopra il quale si sono volatilizzati. Il fuoristrada ha un costo che si aggira sui 50.000 euro. Il custode egiziano, appena ha potuto, ha chiamato il numero unico, il 112, e così sul posto sono accorse alcune pattuglie della polizia. Gli agenti si sono accorti che l’egiziano era rimasto ferito. Quindi, è stato chiamato il personale di un’ambulanza che è arrivato dopo pochi minuti. Il garagista è stato fatto accomodare nell’autoambulanza che è partita verso il policlinico Casilino. Il paziente è arrivato in codice giallo. I medici gli hanno trovato ecchimosi sul corpo ed in faccia: una prognosi di una ventina di giorni.

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I poliziotti hanno trovato alcune telecamere che possono essere utili all’inchiesta. Si vedono i banditi scendere in garage. Si vedono come sono vestiti ma hanno il volto coperto. Non si tratta di immagini inutili. E’ possibile che qualche investigatore sappia trovare qualche spunto per smascherare i rapinatori. Il loro arresto potrebbe essere questione di ore. La polizia sta passando al setaccio altri elementi che potrebbero far chiudere il cerchio sui ricercati.  
Gli investigatori hanno anche sentito il parere del proprietario a cui è stata rapinata la macchina molto costosa. L’uomo ha detto di non avere nessun sospetto sui ladri e insomma lui non ha alcun legame col furto. Molto probabilmente ai due serviva il Suv rapinato per alcuni motivi. Ad esempio la potenza del motore. Si possono fare tante chilometri in poco tempo. Anche andare in città lontane da Roma per poi tornare in poco tempo. Un altro motivo del furto potrebbe essere i ricambi dell’auto. Il mezzo potrebbe entrare in un’officina irregolare. Qui vengono smontati dei pezzi che si montano su auto dello stesso modello. Addirittura si potrebbe clonare l’autovettura, prendendo le numerazioni del libretto e nel motore per trasferirli ad un altro mezzo dello stesso tipo.
Gli agenti hanno ascoltato il garagista ricoverato in ospedale. 
“Ero nella guardiola del garage - ha detto l’egiziano -, quando sono uscito perchè ho avvertito dei rumori.

Mi sono trovato davanti due uomini mascherati. Non saprei se sono italiani. Hanno parlato pochissimo mi hanno indicato il Suv parcheggiato e mi hanno chiesto le chiavi. Non potevo disubbidire mi hanno puntato una pistola contro”. 

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