L’ha seguita nella metro fino all’ascensore. Una volta rimasti soli, l’ha palpeggiata toccandola nelle parti intime tentando di baciarla. Nonostante la paura e lo choc, quando la porta automatica si è aperta la vittima, una studentessa di 16 anni, ha avuto la forza di divincolarsi e scappare via. È salita a bordo di un bus e ha fatto scattare l’allarme: la caccia al maniaco è partita da viale Palmiro Togliatti lo scorso 10 novembre. Per giorni i militari della stazione di Tor Bella Monaca hanno perlustrato strade e stazioni della metro con il supporto di investigatori in borghese. Fino a quando, mercoledì mattina, sono risaliti all’identità dello stupratore ora in arresto.
CACCIA ALL’UOMO
La violenza si è consumata nell’ascensore della stazione Centocelle (Linea C), il tardo pomeriggio del 10 novembre.
LE PROVE
Una volta rintracciato e arrestato, il 22enne è stato riconosciuto dalla vittima. Dovrà ora rispondere di violenza sessuale. Ma a inchiodarlo ci sono anche le prove schiaccianti raccolte dagli investigatori: a partire da alcuni capi di vestiario descritti dalla giovane vittima. Quindi il riconoscimento e infine i riscontri ottenuti dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza estrapolate all’epoca dei fatti. L’inchiesta è ancora aperta: i carabinieri stanno infatti incrociando i dati sulle ultime denunce di aggressioni registrate nelle ultime settimane nel quadrante est della Capitale.