Stava facendo benzina al distributore dietro casa sua quando due uomini a bordo di una moto si sono avvicinati e hanno fatto fuoco. Hanno sparato sette proiettili contro Luigi Finizio, 51 anni e fratello di Girolamo, legato a doppio filo con il clan Senese.
Omicidio a Torpignattara
La vittima non ha avuto scampo: trivellato di colpi si è accasciato a terra morendo sul colpo mentre gli assassini fuggivano via. A chiamare i soccorsi intorno alle 19.30 del 13 marzo sono stati alcuni residenti che hanno sentito gli spari. L’allarme a Centocelle è scattato in via degli Angeli. La vittima era sceso dall’auto, una Twingo blu, e stava facendo benzina quando è stato freddato: «Un agguato» dicono gli investigatori della Squadra Mobile incaricati delle indagini. Sul posto per tutta la notte anche gli uomini della polizia Scientifica che hanno proceduto con i rilievi.
LA GUERRA TRA CLAN
Un regolamento di conti tra bande criminali: la pista caldissima resta quella di un’esecuzione maturata tra i clan della mala capitolina.
I PRECEDENTI
In settimane caldissime, sono ancora in corso le indagini sul delitto di Casal de’ Pazzi dello scorso 8 marzo: Stefan Mihai Roman, 33enne di origini romene, stava rientrando a casa quando in via Francesco Selmi è stato avvicinato da due uomini a bordo di una moto. Gli assassini, anche in quel caso, hanno fatto fuoco colpendolo al torace e all’addome. L’uomo, con piccoli precedenti per droga, è caduto a terra morto. Un giallo su cui gli uomini della Mobile stanno ancora indagando. La pista che stanno seguendo porta però allo spaccio di droga. Di più: il sospetto è che sia in corso una guerra per la gestione del mercato degli stupefacenti tra Casal de’ Pazzi e la piazza di Tor Bella Monaca. Ancora: restano aperte le indagini sull’omicidio di Emanuele Costanza. il 41enne titolare dell’Osteria degli artisti all’Esquilino. L’assassino, Fabio Giaccio, 43enne napoletano con precedenti per droga, si è costituito spiegando come movente, un debito non saldato dalla vittima. Tuttavia nel mirino degli investigatori c’è anche un gruppo di Sudamericani che frequentava il locale dello chef Costa. Il sospetto, pure qui, è che la vittima abbia pagato con la vita un affare di droga finito male.
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