Roma, incendio Centocelle. Gli sfollati: «Circondati dal fumo, sembrava una bomba»

"I vigili non rispondevano". Alcuni cittadini si sono scagliati contro gli sfasciacarrozze: intervenuti i carabinieri

Incendio Centocelle, gli sfollati: «Circondati dal fumo, sembrava una bomba»
di Flaminia Savelli e Giampiero Valenza
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Domenica 10 Luglio 2022, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 16:53

Hanno atteso fino all’ultimo l’arrivo dei pompieri. Affacciati alle finestre degli appartamenti hanno visto le lingue di fuoco avvicinarsi pericolose e lambire i giardini condominiali. Qualcuno, spaventato, è uscito in strada. Per tutti gli altri residenti di via Carlo Fadda, a Torre Spaccata uno dei quartieri al centro del maxi rogo divampato ieri nella zona est della Capitale, alle 18 è arrivato l’ordine di evacuazione. Carabinieri, polizia e vigili urbani hanno aiutato anziani e infermi a mettersi al riparo. Mentre per tutta la zona intorno al Parco di Centocelle la richiesta è stata di «chiudere le finestre e uscire solo con le mascherine». A spaventare l’altissima colonna di fumo nero e denso, visibile fino all’Eur. E ancora alle otto di sera la nuvola nera era sopra le palazzine di Roma Est.

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PREOCCUPATI

E la tensione era altissima in via Palmiro Togliatti, dove i titolari degli sfasciacarrozze sono stati verbalmente aggrediti da alcuni residenti. «Ho sentito un boato fortissimo, come l’esplosione di una bomba», racconta Marco Libretti, 33 anni e residente in via Palmiro Togliatti, poco dopo l’incrocio con via Casilina. «Solo quando mi sono affacciato alla finestra ho capito cosa stava accadendo - e aggiunge - le fiamme erano già altissime, le vedevo dal parco avvicinarsi alla palazzina.

Ho chiamato più volte i pompieri ma non rispondeva nessuno e a quel punto sono sceso di casa e mi sono allontanato di corsa. È stato terribile». Spaventati e preoccupati, si sono riversati in strada alla spicciolata, mentre i vigili del fuoco domavano le fiamme via terra con il supporto dei Canadair. L’ordine di evacuazione si è poi allargato anche alle palazzine di via Filomusi Guelfi e via FIlippo Serafini.

 

GLI EVACUATI

«Mi hanno avvisato i vicini di casa, io ero fuori con i miei figli», racconta sconvolta Cristina Pierelli. Ha gli occhi gonfi di pianto mentre i figli l’accompagnano a raccogliere il necessario per trascorrere la notte fuori: «Non possiamo rientrare - dice - e mi sono dovuta organizzare con alcuni parenti. Adesso l’urgenza è rientrare in casa per capire anche se ci sono i danni. Sono sconvolta per quanto accaduto oggi, davvero mai avrei immaginato». Claudio, invece, non si trattiene, «perché il pratone, che è bruciato ieri, non è stato mai pulito. E lì ci sono continui bivacchi di gente che usa batterie a litio e generatori elettrici». 

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Fabiana Pardo, invece, cammina in tutta fretta su via Giuseppe Saredo per andare a vedere lo stato della casa dei genitori. «Erano andati al mare a Ostia e, una volta ritornati a casa, intorno alle 18.30 mi hanno chiamato per vedere le condizioni dell’appartamento. Ho fatto prima che ho potuto e ora sono qui a controllare». La polizia locale verifica il passaggio delle auto in zona. Qualcuno cerca di camminare a piedi nell’area interdetta. «Marco, ti ho detto di metterti la mascherina prima di ritornare qui», dice una mamma al figlio, invitandolo a indossare una Ffp2 appena sceso dalla macchina. «Abbiamo visto le fiamme che arrivavano fino al terzo piano – racconta Aldo mentre sta tornando a casa - Noi fortunatamente siamo alla parte opposta del palazzo. Abbiamo avuto paura ma abbiamo pensato anche a chi, invece, si trova sui balconi che davano sul Parco che ha preso fuoco». Lorenzo Cardarello, racconta: »Il giorno era diventato quasi notte. All’inizio non avevamo capito la gravità della situazione, ma poi tutto è degenerato».

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Le operazioni di messa in sicurezza e spegnimento sono andate avanti fino a notte fonda. I fuochi hanno continuato a ardere mentre i volontari della protezione civile e le ambulanze del 118 sono rimaste a presidiare le zone più calde devastate dall’incendio. L’ordine di allontanamento è arrivato anche per il Market di via Palmiro Togliatti. Il titolare, Giordano Tomaselli: «Abbiamo fornito acqua e supporto ai residenti del vicino comprensorio». Mentre i vigili del fuoco procedevano con la messa in sicurezza, la tensione è cresciuta ancora intorno alle 20 lungo la Togliatti quando i titolari degli sfasci sono stati aggrediti verbalmente da alcuni residenti della zona. Tra di loro era forte il sospetto che le fiamme siano partite da una delle attività di autodemolizione. Sono dovuti intervenuti i carabinieri, che hanno riportato la situazione alla normalità.

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