Roma nord, preso il pusher: sui cellulari i nomi dei clienti (e in casa 5 chili di stupefacenti)

Federico Zuccari arrestato dai carabinieri mentre vendeva una dose: blitz nell’abitazione vicina a Ponte Milvio

Roma nord, preso il pusher: sui cellulari i nomi dei clienti (e in casa 5 chili di stupefacenti)
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 27 Febbraio 2023, 07:08 - Ultimo aggiornamento: 07:21

Ventisei anni, un arresto alla spalle per detenzione ai fini di spaccio (era il 2020), e di nuovo droga in casa per servire i clienti di Roma Nord. È stato nuovamente fermato dai carabinieri della compagna Roma Cassia Federico Zuccari con la medesima accusa di tre anni fa. Nell'appartamento dove il 26enne abita con i genitori - anche se in una porzione indipendente - i militari hanno trovato quasi cinque chili di stupefacenti già pronti e confezionati per essere spacciati. Le indagini sono ancora in corso per capire da chi si rifornisse l'uomo. Ma a lui i carabinieri sono arrivati pedinando e seguendo alcuni tossicodipendenti e soggetti di interesse investigativo. "Briciole" come quelle di Pollicino che hanno poi portato i militari dritti all'abitazione del 26enne non distante dalla Torretta di Valadier.
IL RITROVAMENTO
E nel corso di una delle ultime consegne - Zuccari che scende di casa e mette in mano le dosi ad un acquirente - è stato fermato. Ad una prima perquisizione è stato trovato con un panetto di hashish poi i carabinieri sono saliti nell'abitazione e a quel punto lui stesso gli ha messo in mano il resto. Consapevole probabilmente che tanto quella droga sarebbe stata trovata. Singolare il fatto che sulle confezioni di hashish e marijuana fossero impresse le immagini dei Simpson o di scene di Gomorra. Ma tanta era che il 26enne in parte l'ha anche dimenticata e i militari l'hanno trovata nascosta in dei cassetti dell'armadio.

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Probabilmente il suo giro era quello di quartiere o, almeno, si presume che i principali acquirenti (fra cui anche minori) fossero residenti in zona.

In casa sono stati trovati anche 2 mila euro in contanti, frutto probabilmente delle ultime "vendite" di giornata ma non c'erano strumenti per il confezionato, come bilancini di precisione. Segno questo che la droga il 26enne la prendeva già pronta all'uso e probabilmente l'attività di spaccio, che gli viene ora contestata, era condotta per conto terzi. Nell'appartamento non sono stati trovati appunti o agende di clienti ma è stato sequestrato più di un cellulare.

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I CLIENTI
Alcuni potrebbero essere stati usati proprio per gli ordini e le consegne, gli appuntamenti, quasi tutti nel circondario a pochi metri dal palazzo seguendo quello schema che, con la pandemia da Covid-19 si è diffuso e consolidato poi al termine dell'emergenza sanitaria: le consegne a domicilio e lo spaccio che dalle piazze si è riorganizzato. Quei telefoni dovranno ora essere analizzati e chissà, tra messaggi e chiamate, partite o ricevute, potrebbero venire fuori dei nomi interessanti.
Dopo il fermo, l'arresto del 26enne è stato convalidato nel corso della direttissima. All'uomo sono stati imposti i domiciliari con il braccialetto elettronico. La droga invece - quei quasi cinque chili per l'appunto, 400 g di marijuana e 59 panetti di hashish - è stata sequestrata così come il denaro.
 

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