Natalie, la trans del caso Marrazzo devasta un bar sulla Cassia: arrestata per tentata estorsione e danneggiamento

Ha fatto irruzione nel locale armata con un coltello e ha minacciato il titolare

Natalie, la trans del caso Marrazzo devasta un bar sulla Cassia: arrestata per tentata estorsione e danneggiamento
di Emiliano Bernardini e Alessia Marani
3 Minuti di Lettura
Martedì 15 Novembre 2022, 22:44

Nuovi guai giudiziari per Natalie, al secolo Josè Alexander Vidal Silva, 50 anni, la trans brasiliana supertestimone al processo Marrazzo. Ieri mattina è stata fermata e arrestata dagli agenti del commissariato Flaminio con le accuse di tentata estorsione aggravata e danneggiamento. I poliziotti sono intervenuti in difesa di una coppia di baristi che erano stati appena aggrediti da Natalie, l’hanno immobilizzata e portata in commissariato. Tutto ancora da ricostruire con esattezza lo scenario. 

I DANNI
A quanto risulta finora, la trans aveva fatto irruzione nel locale di via Casale Ghella pretendendo del denaro per mettere a tacere una presunta richiesta di cocaina.

Ma le sue pretese non sono state soddisfatte e allora lei ha pensato bene di afferrare un coltello da dietro al bancone del bar e di minacciare il titolare che, però, è riuscito a disarmarla. Natalie, a quel punto, non contenta, ha cominciato a lanciare sedie e tavolini, danneggiando l’arredo del bar. Il tutto, come se non bastasse, sarebbe stato ripreso anche dalle telecamere di “Striscia la notizia” già in zona con l’instancabile Vittorio Brumotti, l’inviato del programma tv sempre a caccia di spacciatori. 

LE MINACCE CONTINUE
Non era la prima volta che Natalie si era presentata al bar. Era già successo il 5 novembre scorso. La trans avrebbe preteso 150 euro a settimana dal barista, dietro il ricatto di rivelare alla compagna una sua presunta richiesta di droga. Dopo un incontro casuale, infatti, la trans avrebbe preso delle informazioni relative al giovane imprenditore scoprendo che aveva una compagna e dei figli, di lì il progetto estorsivo. Ieri mattina, al bar, però, c’era anche la compagna e la coppia avrebbe reagito dicendo a Natalie di andarsene immediatamente. 

Era l’ottobre 2009 quando scoppiò il caso Marrazzo e venne diffusa la notizia di un video girato da alcuni carabinieri in cui l’allora presidente del Lazio, Piero Marrazzo, appariva in compagnia di una trans (Natalie) in un appartamento di via Gradoli dove vi era anche della droga. Natalie divenne la supertestimone al processo che ha portato alla condanna in Appello di tre militari accusati di avere ordito un ricatto a scopo estorsivo ai danni del governatore: «Volevano soldi da lui», disse in tribunale. 

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