Prima erano i sabotaggi delle gabbie, su cui resta di accertare come alcuni sedicenti animalisti che si battono per la difesa dei cinghiali conoscano precisamente dove le squadre di volontari, veterinari e polizia provinciale, vanno a disporre le recinzioni. Ma, ora, c'è anche un altro aspetto che ha interessato i carabinieri e sul quale stanno operando le dovute verifiche. Si tratta di donazioni richieste - con tanto di codice iban o numero di carta ricaricabile - sui social: «Datemi una mano a difendere i cinghiali», si legge in molti annunci che, appunto, vengono promossi come fossero donazioni volontarie. Ma l'associazione è presto fatta: chi salva i cinghiali oggi distrugge per lo più le gabbie che proprio le task-force stanno posizionando da settimane in molti parchi e riserve naturali per arginare l'ascesa di questi mammiferi. Da mesi ormai la presenza dei cinghiali in città è un fatto conclamato. A maggio si è aggiunta l'emergenza sanitaria dopo la diffusione della peste suina, ma la vera piaga riguarda la circolazione dei cinghiali per le strade di Roma con seguente attacco ai passanti. Tanti i casi di cronaca con persone che sono rimaste ferite, altre che si sono salvate correndo via e trovando riparo in macchina o dietro i portoni di casa. C'è chi, colto da disabilità non frequenta più il parco sotto casa, a Roma nord, perché letteralmente invaso da questi animali e per paura di essere attaccato ha detto addio anche alla passeggiata giornaliera.
Cinghiali a Monte Mario, la mossa delle recinzioni e i (primi) cuccioli spariti
I NODI
Il sabotaggio delle gabbie, che pure segue una disposizione regionale, va avanti costantemente: per ogni intervento di posizionamento delle recinzioni - in media una dozzina - almeno tre vengono poi distrutte o private di alcuni elementi (chiodi, ganci, sportelli) che le rendono, di fatto, inutili.
LE VERIFICHE
Tecnicamente non c'è un reato configurabile però è sicuramente da approfondire - e nel caso accertare - un eventuale legame tra sabotaggi e richiesta di donazioni. Su questo negli ultimi giorni si è concentrata l'attività dei militari. Nel mentre l'operazione di cattura dei cinghiali continua, da ultimo la Regione ha alzato la soglia delle catture portando l'obiettivo a 1.957 esemplari entro la fine di dicembre. Attualmente gli animali presi sono più di 1.600 e dunque entro il prossimo mese l'obiettivo potrebbe non solo essere raggiunto ma anche superato.