Roma, la badante romena e il raggiro a un'anziana: in 2 anni rubati 41mila euro

Assegni, bonifici e 115 prelievi: la donna a processo

Roma, la badante romena e il raggiro a un'anziana: in 2 anni rubati 41mila euro
di Erika Chilelli
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Martedì 11 Ottobre 2022, 08:09 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 17:49

L'abbonamento in palestra, l'assicurazione dell'auto, una tenda per il balcone e persino l'iscrizione all'università per il ragazzo di sua figlia. Tutto pagato con i soldi della 79enne, dichiarata «incapace di intendere e volere fin dall'anno 2017 come accertato dal Ctu», alla quale la badante rumena in soli due anni è riuscita a rubare 41.300 euro emettendo, dalla carta della signora, assegni e giroconti in suo favore. Gli assegni bancari, però, li regalava anche agli amici in cambio di denaro contante. Ora, la 48enne M.B. è a processo con l'accusa di circonvenzione di incapace.


I FATTI
Tutto ha inizio nel 2017 quando la badante prende servizio a casa di Loretta, un'anziana alla quale è stata diagnosticata un'incapacità di intendere e volere e che ha bisogno di aiuto in casa. Andava da lei soltanto una volta a settimana, ma in poco tempo è riuscita a conquistare la sua fiducia e scoprire informazioni importanti, come l'esistenza di una carta prepagata, aperta nel 2017, che la donna si era dimenticata di possedere. Così, complice la condizione di salute di Loretta, in due anni la 48enne ha organizzato una serie di raggiri che le ha permesso di sottrarre alla vittima una somma da capogiro, pari a 41.300 euro. Il sistema orchestrato dalla badante era semplice: doveva solo convincere l'anziana ad effettuare bonifici, firmare assegni bancari e fare numerosi giroconto dalla carta dell'Unicredit (a nome della 79enne) alla prepagata Postepay di cui si era appropriata. Così, dopo centoquindici prelievi, quindici assegni, un bonifico e diversi giroconti, M. si è impossessata del tesoretto di Loretta. Per rimanere in forma, paga l'abbonamento in palestra, poi l'assicurazione dell'auto e si regala una tenda per il balcone. La donna, però, è generosa ed estende i benefici anche ai suoi conoscenti.
Così l'anziana, inconsapevolmente, contribuisce a garantire gli studi del fidanzato della figlia della badante, che si iscrive all'università. Inoltre, la badante distribuisce gli assegni bancari a due amici di vecchia data in cambio di denaro contante.

La donna si sentiva al sicuro, era convinta che nessuno avrebbe scoperto il suo raggiro, ma non ha fatto i conti con la signora che, nonostante la situazione di salute compromessa, si ricorda di controllare l'estratto conto e si accorge degli ammanchi.

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Così, il 5 luglio del 2019, la 79enne si presenta alla stazione dei carabinieri di La Storta, sporge denuncia e parla fin da subito di M. ai militari: «Veniva una volta a settimana a fare le pulizie dell'appartamento e oltre alle faccende casalinghe si occupava dei pagamenti delle bollette - ha riferito la vittima ai carabinieri - mi aiutava a prelevare e sapeva dove riponevo i soldi in casa».
A richiedere il rinvio a giudizio della badante rumena, era stato il pubblico ministero (ora in pensione) Maria Bice Barborini, accusandola di circonvenzione di incapace e contestando l'aggravante di aver commesso il fatto «abusando di relazioni domestiche e di prestazioni d'opera» e del suo stato di «deficienza psichica».
I RAGGIRI
Sono fragili, fanno i conti con malattie neurodegenerative e sono costretti a fidarsi. Così gli anziani d'Italia vengono spesso raggirati dalle persone chiamate a prendersene cura. Solo un mese fa, a Milano, una badante moldava di 63 anni è stata arrestata con l'accusa di circonvenzione d'incapace: con i soldi della 87enne, circa 161mila euro, aveva comprato due case e pagato tutti i debiti. È stata condannata dal Tribunale di Verona a 3 anni e 4 mesi, invece, la badante Cleopatra Vasile, 48 anni, accusata di estorsione per aver ricattato un uomo di 88 anni: lo aveva immortalato mentre consumavano un rapporto sadomaso e poi aveva pubblicato le foto su un sito di incontri e chiesto 650 euro per rimuoverle.
 

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