Ztl, stangata solo per le auto. Aumenti record fino al 1.200%. Nessun rincaro per i pullman

Ztl, stangata solo per le auto. Aumenti record fino al 1.200%. Nessun rincaro per i pullman
di Lorenzo De Cicco e Camilla Mozzetti
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Venerdì 18 Luglio 2014, 08:57 - Ultimo aggiornamento: 09:04
Aumenti fino al 1200% per le utilitarie dei residenti del Centro storico, nessun rincaro per i torpedoni turistici che assediano i monumenti. Mentre in Aula Giulio Cesare è in discussione il Bilancio che prevede rialzi a tre cifre per i permessi Ztl delle auto, monta la protesta di abitanti ed esercenti di Centro storico, Testaccio e San Lorenzo, chiamati a sborsare fino a 2mila euro per poter arrivare sotto casa o davanti al negozio con la propria vettura.



TAGLIANDI AUTO

L’incremento più cospicuo è a danno di chi risiede in Centro: fino all’anno scorso si pagavano 78 euro. Con le nuove tariffe invece il permesso quinquennale obbligatorio costerà 1.016 euro per le macchine sotto ai 20 cavalli fiscali, 1.216 euro per quelle fino ai 23 cavalli e 1.416 per le vetture di potenza superiore. I residenti di San Lorenzo pagheranno 516 euro, con un incremento del 561% rispetto alla vecchia tariffa. A Testaccio invece il tagliando costerà 166 euro (+112%). «Per entrare a casa dovremo pagare cifre esorbitanti, può essere normale?», protesta Viviana Di Capua, a capo dell’associazione Abitanti centro storico. «I rialzi – dice – sono discriminatori». Da una parte ci sono i residenti «che saranno tartassati solo per parcheggiare la propria vettura vicino casa». Dall’altra i pullman turistici. «Per loro, invece, le tariffe restano pressoché invariate: è uno scandalo. Le vecchie tariffe per i residenti erano basse ma se il Comune ha bisogno di fare cassa, non può cercare solo nelle tasche di chi vive nel Centro». I residenti del Centro hanno più volte formulato proposte alternative: «Dal pagamento per tutti, per i motocicli, per chi viene solo la sera a divertirsi. Ma nessuno ci ascolta».



ESERCENTI

Non va meglio ai commercianti, che subiranno rincari del 230%, con il tagliando Ztl che passa da 610 a 2.016 euro. E lo stesso vale per altre categorie come autofficine, associazioni imprenditoriali, banche, ospedali e università. E anche tutti gli agenti di commercio – circa 15 mila – che riforniscono i negozi. «Solo per entrare – spiega il presidente della Fnaarc Roma Confcommercio, Carlson Evans – dovremo pagare 2.432 euro a fronte dei 726,62 euro attuali». Bersagliata di critiche l’assessore alle Attività Produttive, Marta Leonori. «Nessuno dal Comune - dice l’organizzazione della Confcommercio - ci ha mai ricevuto per discutere i rialzi, a partire dalla Leonori. Tutto è stato fatto senza coinvolgerci».



PIANO PULLMAN

Non possono lamentarsi invece i conducenti dei pullman turistici, per i quali l’approvazione del nuovo Piano comunale di fatto non ha prodotto incrementi tariffari sulle autorizzazioni annuali. Il regolamento in vigore da aprile - che ha ridisegnato le aree di sosta e introdotto norme anti-inquinamento - infatti ha istituito due tipi di permessi. Il primo, valido fuori dalle Mura Aureliane, ha addirittura mantenuto inalterati i prezzi fissati nel 2010: 300 euro per i veicoli lunghi meno di 8 metri, 450 per quelli oltre gli 8 metri. Mini-ritocco all’insù invece per il permesso B, che non ha cambiato il costo della licenza per i mezzi entro gli 8 metri di lunghezza (1.500 euro) ma ha innalzato di appena 50 euro l’autorizzazione per i pullman più grandi. Costo: da 2.250 a 2.300 euro, aumento del 2,2%.



IL MUNICIPIO

La sproporzione tra i rincari per i cittadini e quelli per i pullman finisce anche nel mirino dell’amministrazione del I Municipio, che chiede al Campidoglio di inasprire il costo dei tagliandi per i torpedoni. «Tutti i rincari della Ztl servono a scoraggiare le richieste dei permessi, è una strategia per ridurre il traffico nel centro storico - spiega il minisindaco Sabrina Alfonsi - Per questo è difficile spiegare l’assenza di aumenti per i pullman, lasciando tariffe inadeguate rispetto all’inquinamento che producono. Come Municipio riteniamo che in centro questi bisonti non dovrebbero proprio non arrivare».
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