Roma, ciclabili, Tevere e treni, piano da un miliardo, ma è senza coperture `

Roma, ciclabili, Tevere e treni, piano da un miliardo, ma è senza coperture `
di Simone Canettieri
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Lunedì 17 Ottobre 2016, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 10:13

Trasporti e rifiuti. La due giorni di ritiro e team building riparte da qui. Dalle assessore Linda Meleo e Paola Muraro («I due mali di Roma», come si sono apostrofate scherzando) che hanno messo in fila le priorità di governo, in quella che può essere chiamata l'agenda di Anguillara, dalla località che ha ospitato il conclave del M5S. Tra i progetti e la loro realizzazione c'è di mezzo Andrea Mazzillo, il responsabile del Bilancio. Alle prese in queste ore con il braccio di ferro con il Mef per ottenere maggiori spazi di patto di stabilità per gli investimenti (200 milioni di euro) ma anche in contatto costante con la Ragioneria per iniziare a predisporre il bilancio e le varie delibere connesse. Il primo segnale di discontinuità da dare ai romani passa proprio dai trasporti, è stato il ragionamento generale. «E da una rivoluzione culturale» che li invogli a non prendere più l'auto.
L'OPERAZIONE
Nel cronoprogramma messo a fuoco nei gruppi tematici che si sono succeduti in questi giorni c'è l'investimento di 1 miliardo di euro da qui alla fine della consigliatura. Progetti (che al momento sono contenuti nel libro dei sogni) per ferro, gomma e acqua. Con obiettivi a media e lunga scadenza. La prima mossa passa dal potenziamento della Roma-Lido, la ferrovia che porta a Ostia, carro bestiami per eccellenza come sanno bene i pendolari, o forzati del viaggio come dir si voglia. La tratta rientra già in un finanziamento ad hoc del Governo alla Regione, che dovrà portare a un miglioramento del materiale rotabile. Altro pallino, soprattutto del presidente della commissione Trasporti Enrico Stefano, è il potenziamento delle corsie preferenziali nelle direttrici principali ad alto scorrimento, soprattutto in centro, nel I e II municipio. Un'operazione che va di pari passo con le piste ciclabili, che a Roma rimangono un'utopia, con un tracciato in termini di chilometri irrisorio rispetto al resto delle capitali europee. Anche in questo caso l'accordo con il ministero delle Infrastrutture per avere un Grab (Grande raccordo anulare delle bici) può essere un punto da portare a casa il prima possibile. Stesso ragionamento per il corridoio della mobilità sulla Cristoforo Colombo, per snellire una tratta tra le più trafficate (e intasate) della città non solo nelle ore di punta.
La due giorni di Anguillara ha segnato un addio nell'agenda dei Trasporti: non si è parlato più della mitica funivia a Casalotti, ma del Tevere navigabile da Ponte Marconi alla foce sì. Mettendo in fila tutti questi progetti il conto è stato, appunto, di un miliardo di euro con varie fonti di finanziamento non solo comunali. «Una sfida che vogliamo portare a termine», hanno spiegato i consiglieri grillini immersi nelle campagne dell'hinterland romano. Sono stati anche i giorni di Paola Muraro, responsabile dell'Ambiente da settimane nella bufera. Le inchieste che la riguardano però sembrano essere rimaste fuori dall'agriturismo.
I MUNICIPI
L'assessore ha parlato di merito e di come dare, anche in questo campo, un messaggio forte all'esterno, ai romani. Nel ribadire che serve una discarica di servizio, ha dato anche la linea sulla raccolta differenziata. E su come potenziarla. Per il momento, è stato il ragionamento della Muraro, dovremo procedere a macchia di leopardo per incrementarla: analizzando municipio per municipio i dati finora raccolti. Ci sono zone che potrebbero andare più spedite e altre meno. Tutti d'accordo dunque? Sì.
 

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