Roma, sondaggi: M5S frena, Pd verso il ballottaggio

Roma, sondaggi: M5S frena, Pd verso il ballottaggio
di Diodato Pirone
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Mercoledì 18 Maggio 2016, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 11:51

I sondaggi fotografano il momento nel quale vengono fatti e non il futuro. Ma ad oggi, a dar retta ai sondaggisti, il ballottaggio per Roma sarebbe una battaglia fra M5s e Pd. Secondo gli spin doctor consultati al Messaggero il reingresso in campo di Stefano Fassina, candidato delle formazioni a sinistra dei Democrat, non cambia sostanzialmente la classifica che si è formata nella scorsa settimana: Virginia Raggi in prima posizione, ma - stando a Ipr - in leggero calo, seguita a distanza da Roberto Giachetti a sua volta avanti di qualche punto rispetto al binomio Meloni-Marchini con quest’ultimo un filo più indietro.

«E’ assolutamente presto per tirare le somme ma dai nostri dati al momento Fassina è intorno al 3%», assicura Antonio Noto, dell’Ipr Marketing che ha presentato i dati più recenti ieri sera a Porta a Porta su Rai1. «Il ritorno di Fassina toglie qualcosa all’astensione e a Raggi e Giachetti ma non in misura tale da far scendere il candidato del Pd al di sotto della seconda posizione che ha conquistato da qualche tempo a questa parte», sottolinea Enzo Risso, direttore di SWG.

Una tesi condivisa anche da Alessandro Amadori dell’Istituto Piepoli che rincara la dose. «A mio giudizio i dati attuali sovrastimano di qualcosa i pentastellati e sottostimano i democrat», si spinge a dire Amadori. Perché? «Il punto è il voto last minute - spiega Amadori - Il 5% degli elettori decide per chi votare addirittura quando entra nella cabina elettorale. E in gran parte si tratta di gente che va a votare per difendere la stabilità. I sondaggi di questi giorni, invece, fotografano il parere della parte della popolazione ”mobilitata”, quella che segue più da vicino la politica e fra questa fascia di popolazione è molto forte il sentimento di rabbia che favorisce il M5S».

DATI IN EVOLUZIONE
Carlo Buttaroni, di Tecné, aggiunge: «Per capire bene l’efetto della riammissione di Fassina bisognerà aspettare almeno una settimana. Dopo il caso Bertolaso i romani devono fare i conti con un nuovo mutamento dell’offerta politica. Tuttavia l’area che si ricostituirà intorno a Fassina assorbirà una quantità relativamente modesta di voti a Raggi e Giachetti e dunque non sembra in grado di impensierirne la corsa verso il ballottaggio».

Già, ma i numeri? Le cifre precise dei vari candidati e delle liste cominciano ad essere riservate ai clienti paganti (partiti, singoli candidati, aziende, banche) ma ieri sera Porta a Porta ha reso noti i dati Ipr che danno Raggi al 26%, Giachetti al 24%, Meloni al 21% e Marchini al 20%. Dati non molto diversi da quelli diffusi lunedì da Index per la trasmissione Piazza Pulita de La7: Raggi al 27%; Giachetti al 23%; Meloni al 20%, Marchini al 19,5% e Fassina al 5%. SWG quota un po’ più in basso sia Marchini che Fassina.
 
Tutti comunque concordano con una previsione di fondo: da qui al 5 giugno sono possibili grandi spostamenti e altri ancora si verificheranno per il 19 giugno. «Il tema del prossimo mese dovrebbe essere quello di come Giachetti e il Pd parleranno alla città - dice Risso - Sono in crescita ma se vogliono vincere devono cominciare ora a valorizzare qualche elemento di distintività dagli altri, senza aspettare i risultati del 5 giugno». Noto aggiunge qualche cifra: «Per la prima volta a Roma notiamo assestamenti dei 5Stelle mentre le tre liste di Giachetti al momento raccolgono il 27/29% dei consensi, segno che il candidato del Pd può occupare altro spazio».
 

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