Raggi, accordo a 5Stelle per allargare la giunta: in arrivo 2 nuovi assessori

Raggi, accordo a 5Stelle per allargare la giunta: in arrivo 2 nuovi assessori
di Simone Canettieri e Stefania Piras
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Domenica 8 Gennaio 2017, 09:19 - Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 08:32

ROMA Allargare (la giunta) e sopire (le polemiche). Domani si apre un'altra settimana difficilissima per la sindaca Virginia Raggi sia dal punto di vista politico che giudiziario. Da una parte prenderà corpo nel pomeriggio l'operazione di allargamento della giunta. Obiettivo: nuovi innesti per spacchettare le deleghe. Un allargamento concordato con la maggioranza per puntellare la sindaca dopo l'arresto di Marra. L'idea che sarà discussa con la maggioranza è di chiamare due assessori nuovi di zecca che alleggeriscano prima di tutto il lavoro di Paolo Berdini sui Lavori pubblici. All'assessore rimarranno le competenze sull'urbanistica e quindi anche la grana Tor di Valle sul nuovo stadio della Roma. Una delle new entry potrebbe essere Emanuele Montini, coordinatore nazionale di Italia Nostra e già impiegato nell'ufficio legislativo dei gruppi parlamentari grillini. Anche le deleghe di Laura Baldassare, servizi sociali e scuola, saranno separate. E infine i dossier legati al Patrimonio, delega ora in mano all'uomo del Bilancio Andrea Mazzillo, potrebbero essere di competenza di un assessore unico ma non ancora individuato. Undici assessori in tutto più la sindaca. Ecco il nuovo format pensato apposta per questa fase due, post Marra, e che è uguale, almeno nei numeri, all'ultima giunta Marino. Sfuma così la promessa elettorale di un governo di nove assessori. Attualmente sono dieci, al massimo potranno diventare dodici Ma questa settimana sono previste anche importanti scadenze giudiziarie.

IL PASTICCIO
Raggi a giorni potrebbe essere chiamata a spiegare davanti ai magistrati il pasticcio delle nomine: quella di Salvatore Romeo, già dipendente capitolino e catapultato a capo della segreteria politica con maxi stipendio annesso e poi quella a rischio conflitto di interesse di Renato Marra, perché fratello del Marra ex capo del Personale finito in carcere con l'accusa di corruzione, promosso a capo dell'ufficio turistico con 20 mila euro in più in busta paga. All'Anac Raggi aveva già scritto dicendo che era tutto in regola e che si assumeva la paternità dell'atto pur sapendo che i due Marra erano fratelli. Risposta che ha indotto l'Anticorruzione ha inviare tutto in Procura. Non solo, l'agenda giudiziaria prevede anche che tra pochi giorni il tribunale del Riesame deciderà se scarcerare o meno Raffaele Marra e per opporsi il pm ha depositato atti che confermano l'ipotesi della corruzione ma soprattutto lo stretto rapporto di fiducia tra Marra e la sindaca. Non solo. Ci sono nuovi interrogativi su una circostanza, quella delle riunioni sul tetto con la sindaca per non essere intercettati, raccontata da Salvatore Romeo con un'intervista al Messaggero che rendono ancora più spericolata l'avventura di Raggi in Campidoglio. E la domanda è: come fa l'ormai ex capo della segreteria politica della sindaca a dire con grande naturalezza che c'erano delle microspie a Palazzo Senatorio? Chi lo aveva convinto al punto da costringere il raggio magico a sentirsi più libero sul tetto? Non è escluso che i magistrati vogliano chiarire anche questo aspetto.

AUTOESILIO AL CALDO
Beppe Grillo intanto si è volutamente esiliato dalla situazione concedendosi un periodo di vacanza al caldo, in un resort in Africa. A mantenere i contatti con Raggi ci ha pensato Davide Casaleggio che la prossima settimana verrà a Roma. In agenda al momento non ci sono incontri con Virginia Raggi ma sono fissate riunioni con le squadre di parlamentari che stanno lavorando e scrivendo i punti programmatici dirimenti per le prossime politiche. Ma parallelamente è in corso anche un altro lavoro, più politico, per cercare personalità che sposino quel programma. A proposito di questo è stato già contattato il sociologo del lavoro Domenico De Masi a cui il M5S ha commissionato una ricerca previsionale sul mondo del lavoro nei prossimi anni. Casaleggio infatti è determinato a portare avanti la linea governista del M5S. Anche a Roma, dove sono più oggettive le difficoltà dopo gli scossoni giudiziari.
Amministrare la Capitale rimane per Casaleggio una missione per dare prova che dove c'è l'impronta del M5S c'è un tentativo di cambiamento. E l'impronta è assicurata dalla presenza dell'assessore Massimo Colomban e dai deputati Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro che hanno proprio questa missione: far emergere un governo del fare che finora non si è visto. Per questo, altra importante deroga ad Virginiam che si profila, si sta ulteriormente abbassando la soglia di tolleranza nei confronti delle temutissime intercettazioni captate nell'indagine della Procura. «Cosa ci sarà in quelle conversazioni? E in queste famose chat? si chiede una fonte autorevole del M5S - Ci saranno stati sfoghi contro Beppe o il Movimento. E va bene passino anche gli sfoghi, ma se rivelassero che non è stato perseguito l'interesse pubblico, sarebbe tutto un altro discorso».