Marino, così cambia la giunta: battaglia aperta sul vicesindaco

Marino, così cambia la giunta: battaglia aperta sul vicesindaco
di Simone Canettieri e Fabio Rossi
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Mercoledì 19 Novembre 2014, 05:58 - Ultimo aggiornamento: 08:04
Adesso si apre la partita del rimpasto. Che Marino vorrebbe minimal - «due innesti e qualche valzer delega» - e che il Pd nazionale spinge affinché sia hard e foriero di una scossa per Roma. Il punto di caduta di questa trattativa è ancora difficile da decifrare. Di sicuro Marino nello colloquio avuto ieri mattina con Lorenzo Guerini gli ha fatto capire che tre posizioni è pronto a cambiarle.

Non di più, altrimenti, è la paura del chirurgo dem, la maionese potrebbe impazzire. Un esempio? Se il Pd renziano lanciasse un'Opa sul vicesindaco, ora in quota Sel con Luigi Nieri, la maggioranza potrebbe avere pericolosi problemi di tenuta. Ed ecco il consiglio che si sente sussurrare in queste ore il sindaco: «Attento, i rimpasti si sa quando si aprono ma mai quando si chiudono».



LA STRATEGIA

Il Pd nazionale, per bocca del vice segretario Lorenzo Guerini, gli ha chiesto «un cambio di passo, un segnale in tempi rapidi», che passi per radicali cambiamenti della squadra di governo. Un concetto ribadito anche dal gruppo capitolino democrat, che ha formalizzato l'istanza di «azzeramento» della giunta, magari condito da correzioni di rotta anche nello staff del sindaco.

Ma Ignazio Marino, incassata anche una brusca frenata del Nazareno sull'ipotesi di nuove elezioni a breve termine, tira diritto sulla sua ipotesi di «mini rimpasto»: via un paio di assessori, massimo tre, e valzer di deleghe tra gli altri. Ricambi che, fanno notare gli stretti collaboratori del chirurgo dem, si andrebbero ad aggiungere ai due avvicendamenti già compiuti nei primi 17 mesi di consiliatura: Silvia Scozzese al bilancio, al posto di Daniela Morgante, e Giovanna Marinelli alla cultura, in sostituzione di Flavia Barca.



I NOMI

In lista di sbarco c'è, ormai quasi sicuramente, l'assessore alle politiche sociali Rita Cutini, la cui posizione è stata ulteriormente indebolita dall'esplosione delle tensioni a Tor Sapienza e dal rischio-polveriera nelle periferie romane. Non a caso non era presente nemmeno all'incontro di ieri mattina con i residenti della periferia romana.

Ma segnali negativi arrivano, nelle ultime ore, anche per Estella Marino, responsabile dell'ambiente, cui verrebbero addebitate troppe carenze riscontrate sul fronte della raccolta dei rifiuti, del decoro e della pulizia della città in genere. Immagini che hanno ingolfato i siti internet di tutta Italia, a partire dal maiale che mangiava tra i rifiuti di Boccea.

Un altro assessore in bilico, probabilmente solo per un cambio di ruolo, è Paolo Masini. L'esponente del Pd potrebbe andare a ricoprire la casella lasciata vuota dalla Cutini. Ai lavori pubblici, così, sarebbe destinato Maurizio Pucci, già componente dell'amministrazione di Francesco Rutelli e attualmente nel Gabinetto del sindaco. Un uomo a cui è stata affidata la canonizzazione dei due Papi, evento riuscito bene al Campidoglio.

Per l'ambiente, in caso di addio della Marino, dovrebbe invece essere designata un'altra donna, per evitare di rompere l'equilibrio di rappresentanza di genere in giunta, espressamente previsto dallo Statuto di Roma Capitale.



LO SCONTRO

Ma il vero rompicapo riguarda il vice Marino. Il Pd renziano, sempre più forte negli assetti capitolini, spinge per portare a casa la posizione ora occupata da Luigi Nieri, titolare tra l'altro anche di una delega complicata come quella del Patrimonio. E' probabile che anche nel mini rimpasto spunti fuori questa richiesta. Destinata a far ballare la maggioranza: Sel è pronta a fare i bagagli.