Raggi, dopo la richiesta di rinvio a giudizio prima udienza davanti al gup entro fine anno

Raggi, dopo la richiesta di rinvio a giudizio prima udienza davanti al gup entro fine anno
3 Minuti di Lettura
Venerdì 29 Settembre 2017, 19:49 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 00:14

Potrebbe essere fissata già prima di Natale l'udienza davanti al gup del procedimento che vede il sindaco di Roma, Virginia Raggi, accusata di falso in relazione alla nomina a capo del dipartimento Turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello del suo ex braccio destro Raffaele.

La richiesta di processo è stata trasmessa dai pm all'ufficio del gup. Come da prassi l'incartamento sarà affidato a un giudice per udienze preliminari scelto con una estrazione a sorte. Solo allora il magistrato potrà fissare l'udienza. Un iter che richiederà alcune settimane ma entro la fine dell'anno potrebbe avere luogo il primo confronto tra accusa e difesa.

La decisione dei pm di chiedere il processo per Raggi per il falso e l'archiviazione per il reato di abuso d'ufficio, è stata commentata oggi dal M5S con un post apparso sul blog di Beppe Grillo. L'autore dell'intervento non risparmia critiche a come la «stampa italiana continua a trattare» il sindaco di Roma. Per i pentastellati è un atteggiamento «vergognoso». Oggi «le prime pagine dei quotidiani - si legge nel blog - aprono tutte sul rinvio a giudizio, seppur per due delle tre accuse è stata chiesta l'archiviazione. E guardate come, invece, è stato trattato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, quando è stato rinviato a giudizio per lo stesso tipo di reato, ma con una storia ben più pesante che riguarda gli appalti di Expo. Non trovate nulla su Beppe Sala in quelle prime pagine? Beh, la risposta è semplice: lui è del Pd».

Per il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia, il sindaco di Roma «si dimostra ogni giorno di più una persona incapace. Tralasciamo le vicende giudiziarie che la vedono coinvolta. Deve dimettersi per manifesta inadeguatezza».

Il primo cittadino viene difeso dai suoi compagni di partito. Per il senatore M5S, Vito Crimi, l'accusa di falso si risolverà in «una bolla di sapone. La verità verrà fuori in maniera prepotente. Verrà fuori che Raggi non ha commesso alcun reato». Gli fa eco Michele Giarrusso secondo cui la «richiesta di rinvio a giudizio è per un reato assolutamente minore che non prevede nemmeno il dolo finalizzato alla copertura degli altri reati. Ovvero sarebbe un falso semplice, a differenza ad esempio da Sala dove abbiamo un falso che riguarda soltanto un'operazione da 280 milioni di euro, vale a dire la retrodatazione di documenti importanti. Quindi stiamo parlando veramente di inezie».

Dal punto di vista giudiziario, la difesa del sindaco taglia corto sulla ipotesi che Raggi possa optare per riti alternativi come l'abbreviato o il patteggiamento. «Andremo avanti con il rito ordinario - fanno sapere - ma siamo sicuri di potere incassare un proscioglimento già in ambito di udienze preliminari». In caso di patteggiamento, inoltre, secondo il codice etico degli M5S il sindaco sarebbe destinata ad autosospendersi.

Per quanto riguarda la richiesta di archiviazione per il reato di abuso d'ufficio, chiesta sia per la nomina di Marra che per la nomina a capo della segreteria politica di Salvatore Romeo, sarà al vaglio del gip che ha seguito le varie fasi delle indagini ma su questo aspetto non è possibile, al momento, fare previsioni sulla pronuncia.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA