GLI OBIETTIVI
L'assessore a tempo si troverà di fronte un compito piuttosto complesso e articolato, ereditato dagli accordi presi nel 2014 tra il Campidoglio e Palazzo Chigi e messi nero su bianco da Silvia Scozzese, allora assessore capitolino al bilancio. L'Ama resterà, almeno per ora, al 100 per cento di proprietà comunale, ma dovrà dismettere le partecipazioni in Roma Multiservizi, Fondazione Insieme per Roma, Cisterna ambiente, Centro sviluppo materiali, Polo tecnologico industriale romano e Assicurazioni di Roma, oltre a completare la fusione di Ama Soluzioni integrate con l'azienda madre. L'Atac dovrà cedere i sui pacchetti azionari di Trambus open, Bravobus, Sms Sicurezza mobilità, Consel Scarl, Banca Etica, Bcc Roma, Polo tecnologico industriale romano, Officina grandi riparazioni, Atac Patrimonio e Assicurazioni di Roma.
LE ALTRE
Meno lunga la lista della spesa per Risorse per Roma, che dovrà vendere la sua quota di partecipazione in Alta Roma. Per Zètema, invece, sarà valutata la fusione con l'azienda speciale Palaexpo e l'istituzione Sistema delle Biblioteche centri culturali. Per Aequa Roma è previsto un nuovo contratto di servizio, con la possibilità di attribuire all'azienda il servizio di riscossione del Comune. Palazzo Senatorio dovrà poi cedere le proprie quote in altre società: Aeroporti di Roma (dove detiene l'1,3 per cento del pacchetto azionario), Centro agroalimentare romano (28,3), Centro ingrosso fiori (8,8), Centrale del Latte (6,7) ed Eur spa (10). Per Farmacap si è invece deciso di varare un piano finanziario per il raggiungimento dell'equilibrio gestionale. Un nuovo contratto di servizio è previsto per l'Agenzia della mobilità, così come una nuova convenzione sarà sottoscritta con Roma Metropolitane. Già rinnovato per altri due anni, infine, il contratto col le Assicurazioni di Roma.
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