Roma, Meloni presenta il programma: più poteri per la Capitale. E sfida la Raggi: «Chiuderò la mia campagna nelle periferie»

Giorgia Meloni
di Simone Canettieri
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Lunedì 16 Maggio 2016, 13:27 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 08:43

Orgoglio, nuovi poteri per Roma con tanto di appello a tutti i candidati: «Andiamo insieme da Renzi». Poi la questione del debito e un faro sulla corruzione con nuove regole per nominare il responsabile del Campidoglio da un soggetto terzo. Ma anche un piano per i rifiuti e le municipalizzate. Giorgia Meloni presenta il programma elettorale (una cosa un po' renziana con tanto di slide, scherza).

La candidata sindaco di Fratelli d'Italia (sostenuta da 5 liste) attacca il Governo: «E' sceso in campagna elettorale, c'è un sottosegretario che farà una conferenza stampa con Giachetti per dire che se vince lui sblocchera' un miliardo di euro, se vinco no».

Affondo anche sui dipendenti comunali: «Marchini parli con Alfano, che lo sostiene, non si possono aumentare gli stipendi così, altrimenti interviene la Corte dei conti. La mia idea, invece, e' quello di legare la produttivita' alla premialita».

Sulle strade, grande male della Capitale Meloni propone: «Servono 250 milioni di euro all'anno per una manutenzione straordinaria. La copertura economica può arrivare dal taglio agli sprechi del Comune, ma anche dal coinvolgimento dei privati».

Trasporti: «Completare subito Metro C fino a piazza Venezia, poi arrivare a Grottarossa con finanziamenti certi da parte del Governo». Meloni lancia lotta all'accattonaggio dei bambini rom ma propone anche lo sgombero dei 116 immobili occupati e sulle moschee irregolari e' pronta al pugno duro. «Vaucher al cittadino per i servizi sociali e prevalenza ai romani nelle graduatorie».

Sul commercio abusivo: subito una task force dei vigili urbani. E sulla cultura la Meloni propone, tra le altre cose, la gestione diretta del Colosseo e un nuovo turismo religioso. Sabato la presentazione all'Auditorium obiettivo con i romani. La chiusura della campagna elettorale in periferia. «Sono contenta della risposta che sto avendo nelle periferie - ha aggiunto - anche perché, diversamente da Marchini che va a farsi le foto e scappa via e
di Raggi che ci va solo in campagna elettorale, io ci sono sempre andata».


 La frase di Matteo Salvini su Virginia Raggi «assolutamente non mi ha irritata. Ho sentito l'intervista e credo abbia detto una cosa normale: al ballottaggio arriverà Meloni e se non accadesse non voterebbe Pd». E' stata la risposta di Giorgia Meloni in merito a una frase di Matteo Salvini interpretata come endorsement a Virginia Raggi.  «La notizia è inventata. Tra me e Salvini non ci sono problemi e faremo iniziative insieme a Roma mercoledì. In ogni caso, il problema non si porrà perchè io arriverò al ballottaggio», ha concluso. 

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