Un clic per pagare il parcometro: iniziativa del Campidoglio a rischio flop

Un clic per pagare il parcometro: iniziativa del Campidoglio a rischio flop
di Fabio Rossi
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Mercoledì 12 Febbraio 2014, 17:55 - Ultimo aggiornamento: 18:07

Un sms, un click su smartphone o tablet, una telefonata. A Roma si riprova a far pagare il parcheggio sulle strisce blu senza bisogno di monete o di parcometri. Un’iniziativa necessaria, visto che l’amministrazione capitolina ha intenzione di far sparire gli abbonamenti (giornalieri e mensili) e di abolire i parcheggi gratuiti nel centro storico. L’idea, però, si scontra con gli stessi inconvenienti tecnico-burocratici che, circa otto anni fa, fecero naufragare il biglietto elettronico per il trasporto pubblico, voluto dall’allora sindaco Walter Veltroni, utilizzato da poche centinaia di romani. In Italia, a differenza di quasi tutti i paesi europei, non è ancora possibile addebitare spese accessorie direttamente sul conto telefonico. Per attivare il pagamento elettronico bisogna infatti collegarsi al servizio atac.sosta dall'indirizzo www.atac.roma.it/sosta e registrarsi alla piattaforma myCicero. Quindi pre-caricare il proprio borsellino elettronico (ricarica minima 5 euro) con carta di credito (CartaSi, Visa, Master Card, PostePay, PagOnline UniCredit, Sisal.it).

Il servizio si attiva con la conferma della ricarica e da quel momento si può iniziare ad utilizzarlo.

Ma questo procedimento, come insegna l’esperienza passata, tiene lontano dal servizio gran parte dei potenziali utenti. Sperando che non si ripeta la parabola di Pagososta: presentato in pompa magna nel 2007, consentiva di fermarsi nelle strisce blu senza monete, ticket o parcometri, semplicemente inviando un sms quando si arrivava e un secondo quando si andava via. Periodicamente, sulla carta di credito o sul conto bancario veniva addebitato l'importo del parcheggio, peraltro calcolato in minuti esatti e non in ore e frazioni di ore, come avviene con i parcometri. Il progetto era stato varato con una gara da 2,3 milioni di euro. A luglio del 2011, però, il servizio era stato «temporaneamente sospeso» dall'Atac. Adesso il Campidoglio ci riprova, ma i limiti del sistema sono gli stessi del 2007.

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